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mercoledì 30 Aprile 2025
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Rapporto Mef, in calo pendenze e contenziosi tributari nel 2014

Rispetto al 2013 ci sono state quasi 15mila controversie in meno, ma nell’ultimo trimestre 2014 è boom di impugnazioni.

Si attestano a 242mila i contenziosi tributari nel 2014, in calo del 5,8% rispetto all’anno precedente. In termini assoluti, lo scorso anno ci sono state quasi 15mila controversie in meno: a comunicarlo è il ministero dell’Economia, nel rapporto sul contenzioso tributario diffuso ieri. Alla fine del 2014 i procedimenti ancora pendenti sono 573.522, in calo del 9,5% in confronto al 2013 (-60.083 ricorsi), così come sono in flessione dell’1,6% le controversie definite, pari a -4.816 ricorsi. Se si considera solo l’ultimo trimestre dello scorso anno, i risultati sono ben diversi. Tra ottobre e dicembre i contenziosi toccano quota 68.834 (tra primo e secondo grado) in deciso aumento rispetto allo stesso periodo del 2013: +18,6%, in pratica 10.804 impugnazioni in più. Negli ultimi tre mesi del 2014 si registra anche un lieve calo (-0,5%, -450 cause) delle controversie definite, pari complessivamente a 87.343.

I gradi di giudizio. Scorporando i dati complessivi, nel periodo ottobre-dicembre si registra una forte flessione dei ricorsi presentati in primo grado presso le Commissioni tributarie provinciali: in tutto sono stati 51.392, -18,4% rispetto all’ultimo trimestre dell’anno precedente. Al contrario le liti definite- pari a 71.921- mostrano un timido miglioramento (+0,7%). Diverso il discorso per le Commissioni tributarie regionali, dove gli appelli mostrano una crescita del 19,4% attestandosi a 17.442, mentre le controversie risolte registrano un calo del 5,8%, pari a 15.422.

Controversie in cifre. Quanto ai giudizi, nel 44% dei casi le commissioni provinciali hanno emesso sentenze favorevoli all’amministrazione fiscale per un valore complessivo di poco più di 3 miliardi; nel 32% ai contribuenti, per un ammontare di 1.596 miliardi. Anche in appello le commissioni regionali hanno dato ragione più all’amministrazione (46%, per un valore di 1.169 miliardi) che ai contribuenti (38%, pari a 1.175 mld)

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