Diffusi i dati sulle entrate tributarie per il periodo gennaio-febbraio: stabile il gettito delle dirette, in caduta quello delle indirette. Con l’imposta retroattiva sugli attivi dei fondi pensione lo stato incassa mezzo miliardo in più.
Sono oltre 700 i milioni incassati nei primi due mesi dell’anno dalla lotta all’evasione. Lo rileva il ministero dell’Economia nel “bollettino delle entrate tributarie”: tra gennaio e febbraio 2015 le attività di accertamento e controllo segnano un balzo a doppia cifra in termini di gettito (+32,6%) rispetto allo stesso periodo del 2014, pari a +727 milioni di euro. Meno positivi i dati complessivi, che registrano un calo dello 0,8% per effetto del tracollo delle indirette (-4,7%), solo in parte attenuato dalla crescita del gettito delle imposte dirette (+1,9%). Crescita dovuta all’imposta sui fondi pensione, innalzata dall’11,5 al 20% con l’ultima legge di Stabilità e con effetto retroattivo dal primo gennaio 2014, che ha portato nelle casse dell’erario un gettito di 1,1 miliardi (+530 milioni rispetto al periodo gennaio-febbraio 2014, un secco +93%).
Imposte dirette. Traiettoria stabile per il gettito Irpef, che registra un -0,1%, frutto dell’andamento positivo delle ritenute sui redditi dei dipendenti privati (+2,3%, pari a +341 milioni), degli autonomi (+0,6%) e sugli acconti per oneri deducibili e detraibili (+3%), che bilanciano il risultato negativo delle ritenute su pensioni e redditi dei dipendenti pubblici (-2,6%) e dei versamenti in autoliquidazione (-1,6%). Sempre sul fronte delle dirette, va segnalato il +61,7% del gettito dell’imposta sostitutiva su plusvalenze e redditi di capitale (+500 milioni in termini assoluti): anche in questo caso l’andamento è però influenzato dall’aumento dal 20 al 26% dell’aliquota sui redditi finanziari in regime di risparmio amministrato. Discorso diverso per l’Ires, che crolla del 57,1% rispetto al primo bimestre 2014 attestandosi a 363 milioni (-483 milioni di euro).
Imposte indirette. Se il gettito delle dirette resta invariato rispetto al 2014, quello delle indirette mostra segnali di affanno: l’incasso complessivo di 23.827 milioni risulta in calo di circa 1,1 miliardi (-4,7%) a causa della picchiata delle entrate Iva (-5,6%, pari a -705 milioni) e dell’accisa sulla benzina (-315 milioni). In particolare, il dato dell’imposta sul valore aggiunto è influenzato dalla contrazione secca degli scambi interni (-5%), che ha colpito soprattutto il settore della fornitura di energia elettrica e gas (-39,5%), l’industria (-15,7%) e il settore dei servizi privati (-4%). In netto calo anche il prelievo sulle importazioni da paesi extra-Ue (-8,8%, -187 milioni). Tra le altre indirette, si registra un incremento delle entrate sul versante dell’imposta di bollo (+16%). Sul lato delle accise, vanno male quelle sulla benzina (-9,3%) e sul gas naturale (-7,8%), mentre resta stabile l’incasso sul fronte dell’energia elettronica (+1,4%).
Giochi e tabacchi. In flessione (-1,7%) il gettito delle imposte che non strettamente collegate alla congiuntura economica: le entrate totali relative ai giochi si attestano a 1.916 milioni di euro, in calo dello 0,8% rispetto allo stesso periodo del 2014. Stesso andamento anche per l’accisa sul tabacco, che registra una contrazione del 4,2% (-67 milioni).
Bollettino delle entrate tributarie per il periodo gennaio-febbraio 2015, il testo integrale.