La società di riscossione ha accettato il 97 per cento delle richieste per un importo dilazionato di 1,2 miliardi. Riscossione, in cinque mesi incassati 3,4 miliardi.
Ammontano a oltre 1,2 miliardi i debiti dilazionati negli ultimi quattro mesi. Lo rende noto Equitalia, che a due mesi di distanza dalla scadenza traccia un bilancio parziale della “rateizzazione-bis” introdotta col decreto milleproroghe. A fronte di 48.485 richieste, stima la società di riscossione, le procedure di rateizzazione finora accettate sono state 47.049, in pratica il 97%.
La finestra consente a chi aveva perso il beneficio al 31 dicembre 2014 di richiedere un nuovo programma di rateazione entro il 31 luglio, a condizioni favorevoli: si va dai piani ordinari (da 72 rate in sei anni) a quelli straordinari, riservati solo a particolari categorie di contribuenti. Con una differenza sostanziale rispetto alla precedente sanatoria: per perdere il beneficio bastano due rate non pagate anche non consecutivamente, anziché otto.
Crediti a quota trenta. Il miliardo rateizzato va così ad aggiungersi ai 30,5 miliardi di crediti vantati da Equitalia. Ad oggi le dilazioni di pagamento costituiscono la metà dei volumi riscossi annualmente dalla società di riscossione, che complessivamente conta 2,9 milioni di piani attivi.
Recupero evasione, segno più. Nel frattempo, prosegue su una scia positiva il recupero dell’evasione da riscossione. Secondo i dati, da gennaio a maggio Equitalia ha riscosso 3,4 miliardi, +8,2% rispetto allo stesso periodo del 2014. Buona parte (circa i due terzi) delle somme derivano da debiti superiori a 50mila euro.
