Pubblicato il rapporto annuale delle Fiamme Gialle: quattro miliardi di danni allo Stato per truffe, sprechi e gestioni irregolari di fondi pubblici. Oltre 8mila gli evasori totali, 24mila i lavoratori in nero o irregolari.
Evasori totali, frodi carosello e società fantasma. Ma anche appalti pubblici truccati, esenzioni richieste e non dovute, persino stamperie clandestine. La fotografia dell’Italia peggiore, quella dei faccendieri e bancarottieri, della criminalità organizzata, delle persone sconosciute al Fisco, delle indebite compensazioni. Anche quest’anno il rapporto 2015 della Guardia di Finanza somiglia più che altro a un bollettino di guerra. Quattro miliardi tra sprechi e gestioni “allegre” di fondi pubblici; 300 milioni di euro di truffe nel settore previdenziale e al Sistema sanitario nazionale; quasi 15mila reati fiscali di cui oltre la metà riguardanti frodi e occultamento dei documenti contabili; 3,7 miliardi recuperati col sequestro e la confisca di beni mobili e immobili, quote societarie e aziende in odore di mafia; oltre 6mila indagati per crack e reati finanziari pari a circa 2 miliardi di danni. Tanto per cominciare.
Frodi e sommerso, 20mila indagini. Tante sono quelle concluse nel 2015, cui vanno aggiunte 85.373 tra verifiche e controlli. Nel complesso sono stati denunciati 13.665 soggetti responsabili di 14.663 reati fiscali. E che reati: per oltre la metà (il 54%) si tratta di emissioni di fatture per operazioni inesistenti e dichiarazioni fraudolente, occultamento di documentazione contabile e indebite compensazioni. In altre parole i reati più gravi e insidiosi. Che hanno portato all’arresto 104 soggetti in tutto. Non solo. Nel lungo elenco di illeciti figurano 2.466 casi di creazione di società fantasma, “frodi carosello” e crediti Iva fittizi, oltre a 444 casi di evasione internazionale di cui la maggior parte legati a residenze fittizie. Poi ci sono i ‘desaparecidos’. O meglio, quelli che col Fisco non hanno mai avuto a che fare: solo nel 2015 sono stati scoperti 8.485 evasori totali, soggetti completamente sconosciuti all’erario. Cui vanno aggiunti 5.184 datori di lavoro scoperti a impiegare oltre 11mila lavoratori in “nero” e oltre 12mila con contratti irregolari. Oltre 1,1 miliardi di beni sequestrati per il recupero di imposte evase, ma se andassero in porto le proposte di sequestro il bottino salirebbe a 5,5 miliardi.
Stato truffato. E neanche poco, se si considera che sono stati scoperti casi di illegittima percezione o richiesta di finanziamenti pubblici, sia nazionali che comunitari, per oltre 1 miliardo di euro. Circa 4mila i soggetti finiti nel mirino della magistratura, di cui 38 in manette. Ma non è tutto. Tra truffe al Sistema sanitario nazionale e al settore previdenziale il conto sale di ulteriori 300 milioni di euro, a fronte di quasi 7mila persone denunciate. E che dire degli sprechi e delle gestioni irregolari di fondi pubblici: i 2.644 accertamenti svolti su delega della Corte dei Conti hanno portato alla luce oltre 4 miliardi di danni patrimoniali allo Stato, 8 mila le persone indagate. Sul fronte dei reati contro la pubblica amministrazione, sono stati denunciati complessivamente 3mila soggetti: il 56% per abuso d’ufficio, il 21% per peculato e il 23% per corruzione e concussione. Su 3,5 miliardi di appalti sottoposti a controllo invece, sono state riscontrate irregolarità per un miliardo, portando alla denuncia di 1.474 soggetti di cui 73 finiti in arresto. Quanto alle irregolarità riscontrate nell’erogazione delle prestazioni sociali agevolate o per l’esenzione ticket sanitario, le percentuali sono bulgare: su 11.669 verifiche sono state riscontrate irregolarità nel 69% dei casi.
Contante e auto-riciclaggio. Qui la situazione non va meglio. A cominciare dalle 3.134 persone sanzionate per aver violato il limite di trasferimento del contante. Capitolo riciclaggio: le 782 indagini effettuate nel 2015 hanno portato alla denuncia di 1.407 soggetti e 111 all’arresto, mentre con la nuova fattispecie di auto-riciclaggio sono state svolte 70 indagini concluse con la denuncia di 103 soggetti, di cui 17 ora in manette. Il piatto forte riguarda però i reati societari, fallimentari, bancari, finanziari e di borsa: 267 in arresto, oltre 6mila le persone denunciate e circa 2 miliardi le distrazioni patrimoniali accertate in danno di società fallite. E mentre l’Agenzia delle entrate aspettava le autodenunce legate alla voluntary disclosure, c’era chi ancora provava a portare i contanti all’estero: 4.716 soggetti multati per violazione delle norme sulla circolazione transfrontaliera di valuta. Il tutto per un valore complessivo di 104 milioni di euro.