Il motore degli attacchi a Roberto Speranza credo che stia per gran parte dentro Italia Viva e nei suoi interessi. Mi spiego. La richiesta di sfiducia a Speranza della Meloni ci sta: è una carognata con un palmo di pelo sullo stomaco, ma Fdi sta fuori dal governo per lucrare consensi e fa una mossa classica da opposizione radicale. Le sbuffate della Lega non sono nuove: querelli lì lisciano il pelo ai no mask, agli apri tutto e dei morti chisenefrega…insomma ai diversi Bolsonaro d’Italia. Ma al di là di questi attacchi plateali, giustificati da motivi apertamente elettorali (prative iva, bar, ristoranti,ecc..vi difendiamo noi dai cattivi), è altro che detta il ritmo: giornali, palazzo, voci riportate senza citare le fonti su Draghi che non ne potrebbe più della fermezza sul tema della sicurezza ( leggere bene il Foglio di Cerasa da alcuni giorni è come sentir rullare i tamburi). Anche questo è comprensibile, se ci si ragiona politicamente e per via dei denari in gioco. Decine di miliardi da spendere per irrobustire la sanità: da spendere tutti o quasi nella sanità pubblica (leggi Speranza) o da spandere per l’aere come è stato fatto finora (leggi la Lombardia e non solo). La posta è succosa assai. E o fai saltare adesso il tavolo, o è troppo tardi. Non è un tema nuovo, come sanno bene gli italiani che vivono nelle regioni governate dalla Lega, da Forza Italia, ma anche da quella parte del centrosinistra che si è intestata la terza via (diciamo così) del terzo millennio, facendo finta di non vedere il fallimento di quella precedente. Piatto ricco mi ci ficco, dicono i giocatori di poker all’amatriciana. E Speranza è un ostacolo di non poco conto, perché ha dimostrato di essere uno tosto. Ma c’è anche di più, dal punto di vista politico. Se penalizzi la parte più di sinistra del governo e il Pd è costretto a subire il colpo, non dico che lo approva, ma anche se lo subisce ob torto collo, perde il sostegno degli elettori di sinistra e non gli resta che rivolgersi verso la sua destra se vuole sperare di reggere il confronto con il centrodestra. Come dire: qui c’è anche un progetto politico di fondo, che poi è lo stesso del renzismo fin dall’inizio. Tirare le fila di una bella ammucchiata (un bel patto del Nazareno versione full) tenendo fuori le istanze fastidiosamente di sinistra: diritti del lavoro favorevoli ai lavoratori, sanità pubblica, rigore fiscale contro l’evasione… Ecco perché penso che contro Speranza stia funzionando a pieno regime , anche se più silenziosamente degli altri, quel motore lì. Spero di sbagliarmi. I fatti ce lo diranno.
Governo, dietro gli attacchi a Speranza disegno politico per spostare esecutivo a destra
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