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martedì 29 Aprile 2025
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Il fisco chiede 344 mln a Mediolanum, nel mirino la controllata in Irlanda

L’imponibile sottratto all’erario italiano tra il 2005 e il 2007 ammonterebbe a circa mezzo miliardo. La società avvia l’arbitrato e parla di calcolo errato.

Il fisco bussa alla porta di Mediolanum. E al gruppo di consulenza finanziaria controllato dalla famiglia Doris e dalla Fininvest di Silvio Berlusconi presenta un conto di almeno 344 milioni di euro per aver sottratto al fisco italiano un imponibile di circa mezzo miliardo di euro tra il 2005 e il 2007. Ma non è escluso che il conto possa in futuro farsi più salato, avendo la Gdf esaminato anche gli esercizi 2008 e 2009. Nel mirino dell’Agenzia delle Entrate, secondo quanto emerge dal bilancio 2012 appena depositato dalla società, sono i rapporti con la controllata irlandese Mediolanum International Funds. Il sospetto è che il gruppo abbia mantenuto su Dublino una quota incongrua dei propri ricavi, così da sottoporli alla mano più leggera del fisco irlandese. In particolare, le contestazioni riguardano maggiori imponibili ai fini dell’Ires e dell’Irap, relativi agli anni dal 2005 al 2009, e sono legate ai livelli di retrocessioni commissionali della controllata d’oltre manica alle italiane Mediolanum e Mediolanum Vita.

I guai di Mediolanum sono iniziati poco prima dello scorso Natale, quando – come emerge dal progetto di bilancio – Banca Mediolanum e Mediolanum Vita, due delle società del gruppo, si sono viste recapitare una serie di avvisi di accertamento riferiti agli esercizi 2005, 2006 e 2007 per complessivi 323,4 milioni di euro, tra imposte non pagate e sanzioni, che si aggiungono ai 20,8 milioni di euro già contestati nel 2010. Gli avvisi di accertamento, l’atto con cui il Fisco contesta formalmente il mancato pagamento di imposte, seguono a un’ispezione della guardia di finanza, tra il settembre 2010 e il febbraio 2011, e ad accertamenti dell’Agenzia delle Entrate. L’attenzione del fisco è concentrata su Mediolanum International Funds, la società del gruppo che si occupa del confezionamento e della gestione dei fondi che poi vengono distribuiti attraverso la rete di promotori del gruppo Mediolanum. L’utile di Mediolanum International Funds rappresenta il 74 per cento di quello di gruppo tra il 2005 e il 2007 e il 96 per cento di quello prodotto dal 2005 a oggi.

L’Agenzia delle Entrate contesta il “livello di retrocessione” – giudicato inferiore ai parametri di mercato – delle commissioni incassate dalla controllata irlandese a Mediolanum Vita e Banca Mediolanum. Mediolanum definisce invece l’analisi del Fisco “illegittima” ed “errata” per quanto riguarda il calcolo del maggiore imponibile nonché “illegittima quanto alle sanzioni”. Tuttavia, anche “in ragione della complessità della materia”, il gruppo di Doris ha deciso di attivare la procedura arbitrale europea sulle doppie imposizioni e rimettere così “la soluzione della controversia alle competenti autorità fiscali italiane e irlandesi” che a questo punto dovranno decidere quale è la quota di imponibile che spetta ai due Paesi.

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