Per il direttore delle entrate, Rossella Orlandi, il bilancio è positivo: “a pieno regime dal 2017, l’anno prossimo non mancheranno i problemi con le spese mediche”.
Il primo anno di “rivoluzione copernicana” va in archivio. Scaduta anche la proroga- ieri l’ultimo giorno per inviare il modello- cala ufficialmente il sipario sul nuovo 730 precompilato, con risultati agrodolci. Positivi da un lato, perché al netto di criticità e ritardi, preventivabili visto il carattere sperimentale del progetto, il sistema informatico ha risposto complessivamente bene all’enorme mole di informazioni trasmesse da sostituti, banche e istituti previdenziali. Meno buoni dall’altro, perché se l’obiettivo della precompilata era quello di creare un dialogo diretto con il contribuente senza l’intermediazione di Caf e professionisti, la strada si è dimostrata più in salita di quanto si pensasse. Stando agli ultimi dati, aggiornati al 25 giugno, su sedici milioni di modelli trasmessi solo 1,4 sono ‘fai da te’, ossia inviati direttamente dai cittadini; mentre oltre 14 milioni di dichiarazioni sono state compilate dietro assistenza di centri fiscali e professionisti abilitati.
Per Rossella Orlandi, però, il bicchiere è mezzo pieno. “C’è stato massimo impegno da parte dell’Agenzia per predisporre una dichiarazione il più possibile fruibile per i contribuenti” ha detto la numero uno delle entrate alla commissione parlamentare sull’Anagrafe tributaria, aggiungendo che “sono stati attribuiti codici pin per l’accesso a 1,9 milioni di contribuenti, che sommati a quelli che già lo avevano e ai 4 milioni e mezzo di cittadini in possesso del pin rilasciato dall’Inps, porta a 8,4 milioni il numero di italiani che hanno potuto gestire autonomamente la propria dichiarazione”. Anche il sistema informatico ha retto bene l’onda d’urto “visto che sono stati gestiti oltre 60 milioni di Certificazioni Uniche e altri 100milioni di operazioni relative a premi assicurativi, interessi passivi e contributi previdenziali”.
Quanto ai problemi riscontrati sulla qualità dei dati preinseriti nella dichiarazione telematica, la Orlandi ha tenuto a sottolineare come l’amministrazione sia stata in grado di reagire tempestivamente: “Ci sono stati degli errori da parte di alcuni sostituti d’imposta, in particolare nei casi di indennità di sostegno al reddito e detrazioni per dipendenti e pensionati” che hanno comportato “la correzione delle dichiarazioni, prevedendo avvisi ad hoc per i contribuenti che nel frattempo l’avevano già trasmessa”. Problematiche che erano state comunque messe in conto sin dall’inizio anche perché “bisogna considerare che questo è un anno sperimentale, che ci ha consentirà di migliorare il servizio già dal prossimo anno”. Nel 2016, peraltro, debutteranno le spese mediche “ed è possibile che ci saranno nuove criticità, ma almeno verranno poste le basi per una procedura standard dal 2017 in poi”.
Prorogato anche il 770. Nel frattempo, si attende solo il Dpcm per ufficializzare la proroga del modello 770. La deadline slitta dal 31 luglio al 21 settembre, come confermato dal viceministro Luigi Casero durante il question time di ieri in commissione Finanze.