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martedì 29 Aprile 2025
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Cartelle, proroga stop pagamenti al 30 aprile, in arrivo nuova rottamazione, riparte invio

Nuovo rinvio per i pagamenti delle cartelle esattoriali, mentre l’invio delle nuove cartelle ripartirà gradualmente. Il tutto accompagnato da una nuova rottamazione che potrebbe riguardare le cartelle fino a 3.000 o 5.000 euro. E’ quanto prevede la bozza del nuovo decreto Ristori, che cambia nome in decreto Sostegni, tanto per differenziarsi anche nel lessico dal precedente governo. Dunque l’esecutivo guidato da Draghi, come preannunciato da un comunicato del Mef nei giorni scorsi, sposta in avanti di altri due mesi i pagamenti relativi ai ruoli sospesi nel 2020 a causa della pandemia tra cui anche gli importi della rottamazione tre e del saldo e stralcio..

Versamenti: il nuovo decreto differisce dal 28 febbraio al 30 aprile 2021 la data finale del periodo di sospensione dei termini di versamento, derivanti da cartelle di pagamento, nonché dagli avvisi esecutivi previsti dalla legge, relativi alle entrate tributarie e non. Viene anche differito il termine finale della sospensione degli obblighi di accantonamento derivanti dai pignoramenti presso terzi effettuati dall’agente della riscossione aventi ad oggetto le somme dovute a titolo di stipendio, salario, altre indennità relative al rapporto di lavoro o di impiego, comprese quelle dovute a causa di licenziamento, nonché a titolo di pensione, di indennità che tengono luogo di pensione, o di assegni di quiescenza.

Invio cartelle: dal 1° marzo 2021 l’agente della riscossione potrà notificare le cartelle di pagamento. In ogni caso anche per le nuove cartelle scatta lo stop al pagamento fino al 30 aprile. Perciò le nuove cartelle inviate dovranno essere pagate soltanto una volta decorsi sessanta giorni dal termine del periodo di sospensione. Naturalmente i debitori destinatari di tali cartelle potranno decidere se adempiere spontaneamente, anche prima anche prima del 30 aprile ma se non lo faranno potranno godere dello stop al pagamento fino a tale data senza oneri aggiuntivi e senza che l’agente della riscossione potrà dare corso ad azioni cautelari ed esecutive di sorta. Fino al termine del periodo di sospensione, quindi, le cartelle notificate avranno mera funzione partecipativa della pretesa e l’intimazione ad adempiere in esse contenute spiegherà i suoi effetti solo a partire dalla scadenza del termine del periodo di sospensione, tenuto conto che i versamenti oggetto di sospensione dovranno essere effettuati in unica soluzione entro il sessantesimo giorno successivo a tale termine.

Saldo e stralcio e Rottamazione ter: viene stabilito che le rate in scadenza nel 2020 devono essere integralmente versate entro il 31 luglio 2021, mentre quelle in scadenza nel 2021 devono essere integralmente versate entro il 30 novembre 2021. Per tali versamenti si applica la norma che prevede che l’effetto di inefficacia delle definizioni per mancato tempestivo pagamento anche di una sola rata non si produce nei casi di tardività non superiore a cinque giorni.

Proroga decadenza: vengono prorogati di 2 anni i termini di decadenza e prescrizione riguardanti le entrate coinvolte nello stop all’invio delle cartelle. 

Rottamazione cartelle: viene introdotta una nuova rottamazione delle cartelle esattoriali con annullamento automatico di tutti i debiti residui relativa ai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015. Il condono riguarda i carichi affidati agli agenti della riscossione da qualunque ente creditore, pubblico e privato, che sia ricorso all’utilizzo del sistema di riscossione a mezzo ruolo. Sono comunque esclusi dalla rottamazione i debiti relativi ai carichi di cui all’articolo 3, comma 16, lettere a), b) e c), del DL n. 119/2018, nonché alle risorse proprie tradizionali previste dall’articolo 2, paragrafo 1, lettera a), delle decisioni 2007/436/CE, Euratom del Consiglio, del 7 giugno 2007, e 2014/335/UE, Euratom del Consiglio, del 26 maggio 2014, e all’imposta sul valore aggiunto riscossa all’importazione. In pratica tutto quanto ha a che fare con l’Ue, che giustamente vieta i condoni. Nella bozza del dl non è indicata la soglia al di sotto della quale scatta la rottamazione, comunque sono effettuate diverse simulazioni sugli effetti della rottamazione. Si ipotizza lo stralcio fino a 3.000 euro, fino a 5.000 euro, fino a 10.000 euro, fino a 30.000 euro, fino a 50.000 euro e anche senza alcuna soglia, cioè per tutte le cartelle esattoriali emesse tra il 2000 e il 2015. L’operazione avrebbe un costo di 730 milioni con una soglia a 3.000 euro, di 930 milioni fino a 5.000 euro, di 1,53 miliardi fino a 10.000 euro, di 2,08 mld fino a 30.000 euro, di 2,34 mld fino a 50.000 euro e di 3,76 miliardi in caso di annullamento senza alcuna soglia. Il costo complessivo dell’operazione è determinato da una quota di minori entrate e da una quota di costo per annullamento del ruolo. 

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