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lunedì 10 Marzo 2025
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Cina, il gigante asiatico raddoppia le entrate fiscali in 3 anni

Nonostante la crisi globale, in tre anni le entrate in Cina sono aumentate di 340 mld di euro. Secondo l’Ocse il paese asiatico registra il trend migliore rispetto alle altre zone importanti dell’economia mondiale. Male gli Usa, nel mezzo l’Europa.

E’ candidata a diventare presto la principale potenza economica del mondo, intanto di sicuro la Cina si è guadagnata il primo posto per quel che riguarda le entrate fiscali. Nonostante le turbolenze dei mercati e della finanza globali nel corso del periodo più nero per l’economia – gli anni tra il 2007 e il 2010 – il bottino di tasse e imposte accumulato dal fisco cinese, secondo l’Ocse, ha fatto registrare un balzo in avanti di 340 miliardi di euro (i valori sono convertiti in miliardi di euro) rispetto all’anno ante-crisi: 480 miliardi nel 2007 contro gli 820 dell’anno scorso. Un risultato che evidenzia un tasso di crescita che si allinea perfettamente con la rapidità dell’economia domestica e il suo rafforzamento.

 

Non è lo stesso per quel che riguarda America ed Europa che, insieme alla Cina, rappresentano i tre maggiori protagonisti dell’economia mondiale. Gli Usa presentano una situazione praticamente opposta rispetto al Paese asiatico: dai 1853 miliardi del 2007 infatti sono scesi ai 1615 del 2010, con una perdita in entrate fiscali di ben 238 miliardi di euro. Come via di mezzo tra le due tipologie di reazione del fisco alla crisi si pongono i paesi dell’Eurolandia. Nell’anno più critico per l’economia, il 2009, le entrate fiscali, nonostante si siano ridotte di 170 miliardi di euro, hanno tenuto. Il 2010 infatti ha visto subito una ripresa, con un riallineamento delle entrate con quelle del 2007.

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