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domenica 7 Luglio 2024
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Da calo consumi energia fossile e introduzione auto elettriche drastica riduzione entrate fiscali dal 2030

Il calo nella domanda di benzina e gasolio e l’arrivo sulle strade di oltre 4 milioni di auto elettriche porteranno a una riduzione del gettito fiscale derivante dalle accise sui carburanti di 3,8 miliardi di euro nel 2030 che potrebbe salire a 9 miliardi di euro nel 2040.

È quanto emerge da un’analisi svolta dal Centro Studi UNEM, l’associazione delle imprese che operano in Italia nei settori della raffinazione, della logistica e della distribuzione di prodotti petroliferi.

Per compensare le minori entrate al 2030, secondo lo studio, a meno di aumentare le accise su benzina e gasolio, già tra le più alte di Europa, l’altra via estrema sarebbe quella di rivedere l’attuale tassazione sulle ricariche destinate alle auto elettriche, con effetti rilevanti sulle tasche dei consumatori”. Infatti, calcola Unem, volendo recuperare il mancato gettito dei carburanti dalle auto elettriche il costo per percorrere 100 km con un’auto BEV passerebbe dagli attuali 5-6,5 euro a 19-24 euro “quattro volte il costo attuale e il doppio rispetto a quello sostenuto oggi con un’auto ibrida a benzina”.

“Un problema noto di cui ha parlato recentemente anche il ministro dell’Economia Giorgetti – prosegue Unem – che questa analisi può aiutare a inquadrare da un punto di vista economico/finanziario per trovare soluzioni eque che non penalizzino troppo i consumatori. Del resto, se l’Italia è tra i Paesi dove la penetrazione elettrica appare più lenta rispetto al resto d’Europa, è anche quella dove il gettito fiscale garantito dalla mobilità è sicuramente tra i più significativi”.

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