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martedì 29 Aprile 2025
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Delega fiscale prorogata di sei mesi, nel Cdm del 20 febbraio decreti su fatturazione, catasto e giochi

I decreti saranno divisi in due scaglioni: il primo su attrattività e semplificazione, il secondo su contenzioso e accertamento. Slitta la norma “Salva Silvio”.

La delega fiscale slitta di sei mesi. Lo ha riferito ieri Luigi Casero durante l’audizione in commissione finanze della Camera. Una decisione “indispensabile” ha spiegato il Viceministro, che il Governo prende per “garantire il dibattito e l’esame dei decreti attuativi” per il quale non ci sarebbe stato il tempo necessario, vista la scadenza della delega prevista per il 27 marzo. “Il veicolo della proroga è ancora da definire” ha aggiunto Casero, “ma potrebbe essere il decreto sull’Imu agricola” in fase di discussione alla Camera. Con lo slittamento, l’esecutivo avrà quindi il tempo di “suddividere i provvedimenti in modo omogeneo” e presentare i decreti “in due scaglioni”: il primo durante il Consiglio dei ministri del 20 febbraio, in cui si punterà su “attrattività e semplificazione del sistema fiscale per le imprese”; il secondo più incentrato sulla revisione dei procedimenti tributari. Per Daniele Capezzone (Fi), la proroga “è un passo in avanti significativo perché evita l’intasamento delle commissioni”. Scettiche le opposizioni, in particolare i 5 stelle che non credono che il “governo possa fare in sei mesi ciò che non ha fatto in un anno”.  

Il cronoprogramma. Casero ha poi precisato che tutti i decreti attuativi della delega saranno presentati “entro tre mesi”. Una prima tranche già nel Cdm del 20 febbraio, in particolare quelli che riguardano la semplificazione e l’attrattività del fisco: dalla fatturazione elettronica alla revisione del catasto, fino alla rimodulazione della tassazione sui giochi e la riforma del ruling. Già oggi commissione Finanze e Governo si sarebbero dovuti incontrare per discutere sui testi, ma la riunione della bicameralina, fissata per questa mattina, è slittata a mercoledì prossimo. L’altro pacchetto di decreti, che dovrebbe essere proposto a maggio, riguarderà accertamento, contenzioso e penale tributario. Rinviata quindi la norma “Salva Silvio” sulla non punibilità penale per le frodi fiscali al di sotto della soglia del 3%, che aveva costretto il Governo a ritirare in fretta e furia il testo presentato alla vigilia di Natale.

Le critiche. La tabella di marcia stilata dall’esecutivo non convince le opposizioni. Da un lato il deputato Sebastiano Barbanti parla di una “tempesta normativa” in arrivo che rischia di congestionare le commissioni; dall’altro Carla Ruocco dei 5 Stelle esprime scetticismo sulla possibilità di esaurire la delega in sei mesi, quando “per un anno si è fatto solo il 15%”. 

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