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domenica 1 Settembre 2024
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Entrate, in 10 mesi gettito di 322 mld, più 4% grazie a Imu e imposta bollo

Bene anche l’imposta sostitutiva su ritenute, interessi e altri redditi di capitale e quella di fabbricazione sugli oli minerali. In calo l’Iva

Nonostante la crisi le entrate tributarie vanno bene. A spingere in alto il gettito l’Imu, le imposte sulla benzina e i bolli. Nel periodo gennaio-ottobre 2012 le entrate tributarie erariali si sono attestate a 322,814 miliardi di euro, con una crescita del 4% (+12,343 miliardi) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Lo rende noto il ministero dell’Economia secondo cui «ai fini di un confronto omogeneo, al netto dell’imposta sostitutiva una tantum sul leasing immobiliare registrata nel mese di aprile 2011, le entrate tributarie erariali presentano una crescita tendenziale pari al 4,4% (+13,602 miliardi)». Pur in presenza di «una congiuntura fortemente negativa – commenta il Tesoro – la dinamica delle entrate tributarie conferma la tendenza alla crescita a ritmi superiori rispetto all’analogo periodo dello scorso anno per effetto delle misure correttive varate a partire dalla seconda metà del 2011. In particolare, alla variazione positiva delle entrate che affluiscono al bilancio dello stato hanno contribuito il gettito di spettanza erariale della prima rata di acconto dell’Imu che è risultato in linea con le previsioni, l’imposta sostitutiva su ritenute, interessi e altri redditi di capitale, l’imposta di bollo e l’imposta di fabbricazione sugli oli minerali». Per quanto riguarda l’Imu, il gettito della prima rata di acconto versata a giugno è pari a 4,007 miliardi.

Le imposte dirette. Aumentano del 5,0% (+8.234 milioni di euro). Il gettito IRE evidenzia un lieve incremento dello 0,3% (+442 milioni di euro) che riflette l’andamento positivo delle ritenute sui redditi dei dipendenti privati (+1,9%) e delle ritenute sui redditi dei dipendenti pubblici e da pensione (+0,4%) che compensa l’andamento delle ritenute dei lavoratori autonomi (-4,6%) e delle ritenute d’acconto applicate ai pagamenti relativi ai bonifici disposti dai contribuenti per beneficiare di oneri deducibili o di spese per le quali spetta la detrazione d’imposta. Positivo il gettito dell’autoliquidazione (+1,0% pari a +137 milioni di euro).
In crescita il gettito IRES che si attesta a 20.578 milioni di euro (+1,1%, pari a +231 milioni di euro). 
Tra le altre imposte dirette si registra un significativo incremento dell’imposta sostitutiva su ritenute, interessi e altri redditi di capitale (+2.866 milioni di euro, pari a +53,9%) influenzata da diversi fattori di carattere tecnico-normativo e, in particolare, dalla riforma del regime di tassazione delle rendite finanziarie.

Le imposte indirette. Fanno rilevare un incremento complessivo del 2,8% (+4.109 milioni di euro). Al netto dell’imposta sostitutiva una tantum sul leasing immobiliare la crescita delle imposte indirette è risultata pari a 3,7% (+5.368 milioni di euro). In flessione il gettito Iva (-2,0% pari a -1.781 milioni di euro) che riflette l’andamento negativo della componente Iva del prelievo sulle importazioni (-3,1%) e la flessione della componente relativa agli scambi interni (-1,8%) che risente della stagnazione della domanda interna compensata solo parzialmente dagli effetti legati all’incremento di un punto percentuale dell’aliquota Iva introdotta dal D.lgs 138/2011.

Aumenta del 29,3% il gettito delle imposte sulle transazioni. In crescita significativa l’imposta di bollo che registra un incremento del 126,6% dovuto alle modifiche normative apportate con i provvedimenti della seconda metà del 2011 alle tariffe di bollo applicabili su conti correnti, strumenti di pagamento, titoli e prodotti finanziari, nonché all’anticipo del versamento dell’acconto sull’imposta di bollo. Sul risultato incide positivamente, inoltre, il versamento del 16 luglio del “bollo speciale per le attività finanziarie scudate”. Tra le imposte minori sugli affari, l’imposta sulle assicurazioni ammonta a 2.453 milioni di euro, i canoni di abbonamento radio e TV a 1.713 milioni di euro, le concessioni governative a 1.399 milioni di euro e le tasse automobilistiche a 569 milioni di euro. Tra le altre imposte indirette in crescita il gettito dell’imposta di fabbricazione sugli oli minerali (+22,0% pari a +3.485 milioni di euro) sostenuto dagli aumenti delle aliquote di accisa disposti dalle recenti manovre varate anche per fronteggiare gli effetti degli eventi sismici che hanno interessato i territori di alcune province di Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto.

In flessione il gettito dell’imposta di consumo sul gas metano (-20,5% pari a -804 milioni di euro) a causa del meccanismo di versamento dell’imposta e del calcolo del conguaglio sui consumi dell’anno precedente. L’imposta sull’energia elettrica e relative addizionali infine fa registrare entrate per 2.350 milioni di euro (+1.280 milioni di euro, pari a +119,6%) per effetto dell’attribuzione al bilancio dello Stato delle entrate derivanti dalle relative addizionali che, a decorrere dall’anno 2012, cessano di affluire alle Regioni a statuto ordinario e alle province.

Imposte il cui andamento non è legato alla congiuntura economica. In calo il gettito delle imposte il cui andamento non è legato alla congiuntura economica (–2,9%):
- le entrate totali relative ai giochi (che includono varie imposte classificate sia come entrate erariali dirette sia indirette) risultano di 10.713 milioni di euro (–765 milioni di euro, pari a –6,7%); considerando solo le imposte indirette il gettito derivante dalle attività da gioco (lotto al lordo delle vincite, lotterie e delle altre attività di gioco) si attesta a 10.393 milioni di euro (–664 milioni di euro, pari a –6,0%); – il gettito dell’imposta sul consumo dei tabacchi è pari a 9.239 milioni di euro (+80 milioni di euro, pari a +0,9%);
- l’imposta sulle successioni e donazioni si attesta a 447 milioni di euro (+75 milioni di euro, pari a +20,2%). Tra le entrate non legate alla congiuntura economica inoltre, quelle derivanti dalle lotterie istantanee, pari a 1.235 milioni di euro, crescono di 53 milioni di euro (+4,5%). In flessione, invece, le entrate relative ai proventi del lotto (al lordo delle vincite) (–570 milioni di euro , pari a –10,0%).

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