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sabato 5 Ottobre 2024
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Entrate, in 11 mesi 2011 gettito di 364 mld (+0,4%), cala il debito pubblico

Nel periodo gennaio-novembre 2011 le entrate erariali si sono attestate a 364,388 miliardi di euro, in crescita dello 0,4% rispetto al corrispondente periodo del 2010. Calano dell’1,5% le imposte dirette, mentre crescono del 2,9% le indirette. Boom del 12,1% di lotto, lotterie e altre attività di gioco.

Le entrate tributarie erariali hanno segnato un aumento tendenziale dello 0,4% nel periodo compreso tra gennaio e novembre 2011, quando si sono attestate a 364.388 milioni di euro con un incremento di 1.586 milioni di euro. Lo comunica il ministero dell’Economia. Le imposte dirette fanno registrare una flessione dell’1,5% (-3.041 milioni di euro) rispetto al corrispondente periodo del 2010, dovuta principalmente alla decelerazione dell’Ire. Le imposte indirette fanno registrare un aumento del 2,9% (+4.627 milioni di euro) rispetto al corrispondente periodo del 2010, fornendo il maggior sostegno alla crescita delle entrate. Il gettito Iva aumenta dell’1,8% (+1.801 milioni di euro) trainato, in buona parte, dalla componente relativa al prelievo sulle importazioni che riflette il rialzo dei prezzi dell’energia verificatosi fin dall’inizio dell’anno. Rimane positivo il gettito delle imposte il cui andamento non è legato alla congiuntura economica: le entrate totali relative ai giochi (che includono varie imposte classificate sia come entrate erariali dirette sia indirette), sono risultate pari a 11.027 milioni di euro.

Imposte dirette. Nel dettaglio le imposte dirette calano (-3.041 milioni di euro) rispetto al corrispondente periodo del 2010, principalmente per la decelerazione dell’Ire il cui gettito si è attestato a 150.410 milioni di euro (–229 milioni di euro, pari a –0,2%). L’Ires ha generato un gettito di 35.550 milioni di euro (–914 milioni di euro, pari a –2,5%) che per 8.070 milioni di euro (–773 milioni di euro, pari a –8,7%) sono da ricondurre al saldo e per 27.480 milioni di euro (–141 milioni di euro, pari a –0,5%) all’acconto. Dall’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nonché ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale sono affluiti 5.624 milioni di euro (–276 milioni di euro, pari a –4,7%). L’imposta sostitutiva dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e relative addizionali versata dai soggetti che hanno optato per la cedolare secca sugli affitti (art. 3 del D.Lgs. n. 23/2011) ha generato entrate per 329 milioni di euro.

Imposte indirette. Le imposte indirette fanno registrare un aumento del 2,9 per cento (+4.627 milioni di euro) rispetto al corrispondente periodo del 2010, dovuto anzitutto all’aumento del gettito Iva dell’1,8 per cento (+1.801 milioni di euro), «trainato, in buona parte, dalla componente relativa al prelievo sulle importazioni (+20,6 per cento, pari a +2.714 milioni di euro) che riflette il rialzo dei prezzi dell’energia verificatosi fin dall’inizio dell’anno».

Secondo i dati del Bollettino, il gettito delle imposte sulle transazioni (–4,4%) presenta i seguenti andamenti: l’imposta di registro si è attestata a 4.186 milioni di euro (–230 milioni di euro, pari a –5,2%); l’imposta di bollo a 2.869 milioni di euro (–194 milioni di euro, pari a –6,3%); le tasse e imposte ipotecarie a 1.801 milioni di euro (–10 milioni di euro, pari a –0,6%); i diritti catastali e di scritturato a 813 milioni di euro (–7 milioni di euro, pari a –0,9%).

Tra le imposte minori sugli affari, l’imposta sulle assicurazioni ha generato entrate per 1.412 milioni di euro (–320 milioni di euro, pari a –18,5%), i canoni di abbonamento radio e TV per 1.697 milioni di euro (+45 milioni di euro, pari a +2,7%), le concessioni governative per 1.514 milioni di euro (+1 milioni di euro, pari a +0,1%) e le tasse automobilistiche per 594 milioni di euro (+45 milioni di euro, pari a +8,2%).

L’imposta di fabbricazione sugli oli minerali si attesta a 17.696 milioni di euro (+322 milioni di euro, pari a +1,9%), in crescita rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente.

L’imposta di consumo sul gas metano pari a 4.274 milioni di euro (+387 milioni di euro, pari a +10,0%) risente del meccanismo di versamento dell’imposta in rate di acconto mensili sulla base dei consumi dell’anno precedente e del versamento del saldo entro fine marzo dell’anno successivo a quello di riferimento, in base ai consumi effettivi.

Imposte il cui andamento non è legato alla congiuntura economica. Positivo nel complesso il gettito delle imposte il cui andamento non è legato alla congiuntura economica (+7,0%): le entrate totali relative ai giochi (che includono varie imposte classificate sia come entrate erariali dirette sia indirette) sono risultate di 12.574 milioni di euro (+1.200 milioni di euro, pari a +10,6%); considerando solo le imposte indirette il gettito delle attività da gioco (lotto, lotterie e delle altre attività di gioco) è di 12.102 milioni di euro (+1.308 milioni di euro, pari a +12,1%); il gettito dell’imposta sul consumo dei tabacchi si è attestato a 10.010 milioni di euro (+312 milioni di euro, pari a +3,2%); l’imposta sulle successioni e donazioni ha fatto registrare entrate per 415 milioni di euro (–1 milioni di euro, pari a –0,2%). Hanno contribuito alla significativa crescita delle entrate relative ai giochi in particolare i proventi del lotto per 6.227 milioni di euro (+1.504 milioni di euro, pari a +31,8%) e quelli degli apparecchi e congegni di gioco per 3.458 milioni di euro (+209 milioni di euro, pari a +6,4%).

Entrate Una Tantum. Le entrate derivanti dalle una tantum sono risultate di 2.749 milioni di euro (–615 milioni di euro, pari a –18,3%) che per 1.490 milioni di euro (–1.874 milioni di euro, pari a –55,7%) derivano dalle entrate dirette e per 1.259 milioni dalle imposte indirette che derivano unicamente dal versamento dell’imposta sostitutiva delle imposte ipotecarie catastali (art. 1, comma 16 della L. n. 220/2010) registrato nel mese di aprile 2011.

Debito pubblico. Il debito pubblico italiano a novembre è sceso a 1.905,012 miliardi di euro, rispetto ai 1.909,1 di ottobre. È quanto risulta dai dati diffusi oggi dalla Banca d’Italia nel Supplemento al Bollettino statistico dedicato alla Finanza pubblica. Il debito pubblico italiano nel mese di novembre torna dunque a scendere anche se resta sopra quota 1.900 miliardi di euro. Il record era stato toccato a luglio 2011 con 1.911,759 miliardi. Rispetto ad ottobre, quando il debito era a 1.909,198 miliardi di euro, il calo registrato a novembre 2011 è dello 0,2%.

Aumento più basso principali paesi Ue. Con un aumento delle entrate dello 0,4% nei primi undici mesi del 2011, quando invece nei primi 10 mesi l’aumento era stato dell’1,5%, l’Italia è il Paese con la crescita del gettito più debole nei principali Paesi dell’Europa. È quanto risulta dal Bollettino delle Entrate Tributarie Internazionali diffuso dal Dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia. Tra i sette Paesi presi a confronto, spicca la Germania che ha visto nei primi 11 mesi del 2011 un aumento delle entrate dell’8,5%; seguono l’Irlanda (+7,9%), il Portogallo (+5,7%), il Regno Unito (+5,5%), la Francia (+3,2%). Agli ultimi posti Spagna (+0,5%) e Italia (+0,4%). Se si guarda solo al gettito Iva, l’imposta dei consumi il cui andamento è più strettamente legato alla congiuntura economica, l’Italia sale al penultimo posto, con un aumento dell’1,8%. All’ultimo posto scivola l’Irlanda (-3,3%). Il maggiore aumento di gettito della tassa sui consumi nei primi undici mesi del 2011 è stato registrato nel Regno Unito: +16,3%.

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