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sabato 5 Ottobre 2024
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Entrate, nel primo bimestre 2013 gettito di 61,3 mld (+ 0,5%)

Significativa cerscita delle imposte dirette (+6,2%), crollo delle indirette (-7,3%), tengono i giochi.

Lieve aumento, nonostante la crisi, per le entrate tributarie nel primo bimestre del 2013. Il gettito si attesta a 61.307 milioni di euro, con un incremento dello 0,5% (+285 milioni di euro), rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. E’ quanto emerge dal bollettino pubblicato dal dipartimento delle Finanze. Le imposte dirette fanno registrare un aumento complessivo del 6,2%(+2.181 milioni di euro) rispetto al 2012. Il gettito Irpef presenta una variazione positiva dell’1,7% (+536 milioni di euro) che riflette gli incrementi delle ritenute sui redditi dei dipendenti del settore pubblico (+3,0%), del settore privato (+1,3%), dei versamenti in autoliquidazione (+34,0%) e le flessioni delle ritenute sui redditi dei lavoratori autonomi (-7,8%). Le imposte indirette registrano invece una diminuzione del 7,3% (-1.896 milioni di euro). In particolare, il gettito Iva risulta in flessione del 9,4% (-1.241 milioni di euro) quale riflesso della riduzione del gettito derivante dalla componente relativa agli scambi interni (-5,6%) e dal prelievo sulle importazioni (-22,3%). In controtendenza, nonostante la fase congiunturale negativa, si continua a registrare un andamento positivo del gettito Iva nel settore del commercio al dettaglio (+1,9%) che riflette l’efficacia dell’azione di contrasto all’evasione. Tra le entrate derivanti dai giochi si evidenzia il risultato positivo dei proventi del lotto e degli apparecchi e congegni di gioco.

Imposte dirette. 
Nel dettaglio il gettito Irpef si è attestato a 32.509 milioni di euro (+536 milioni di euro, pari a +1,7%) e riflette l’andamento delle seguenti componenti: ritenute effettuate sui dipendenti del settore privato, 15.108 milioni di euro (+193 milioni di euro, pari a +1,3%);
ritenute sui dipendenti del settore pubblico, 14.686 milioni di euro (+429 milioni di euro, pari a +3,0%); ritenute sui lavoratori autonomi, 2.235 milioni di euro (–190 milioni di euro, pari a –7,8%); ritenute a titolo di acconto applicate ai pagamenti relativi ai bonifici disposti dai contribuenti per beneficiare di oneri deducibili o per le spese per le quali spetta la detrazione d’imposta , 149 milioni di euro (+20 milioni di euro, pari a +15,5%); versamenti in autoliquidazione, 331 milioni di euro (+84 milioni di euro, pari a +34,0%). 
L’Ires ha generato un gettito di 832 milioni di euro (–104 milioni di euro, pari a –11,1%) che per 120 milioni di euro (+7 milioni di euro, pari a +6,2%) sono da ricondurre al saldo e per 712 milioni di euro (–111 milioni di euro, pari a –13,5%) all’acconto. 
Dall’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nonché ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale sono affluiti 1.480 milioni di euro (+575 milioni di euro, pari a +63,5%). Continuano ad affluire, nei primi due mesi del 2013, versamenti ritardati pari a 58 milioni di euro relativi all’Imu per la sola quota riservata allo Stato, pari alla metà dell’importo calcolato applicando l’aliquota di base pari allo 0,76% della base imponibile di tutti gli immobili, ad eccezione dell’abitazione principale e delle relative pertinenze, nonché dei fabbricati rurali ad uso strumentale.

Imposte indirette.
 Nel periodo gennaio-febbraio 2013, le entrate Iva sono risultate pari a 12.008 milioni di euro (–1.241 milioni di euro, pari a –9,4%): 9.691 milioni di euro (–577 milioni di euro, pari a –5,6%) derivano dalla componente relativa agli scambi interni;
2.317 milioni di euro (–664 milioni di euro, pari a –22,3%) affluiscono dal prelievo sulle importazioni. Nel primo bimestre 2013 l’evoluzione negativa del gettito sugli scambi interni è riconducibile al calo della domanda in tutti i principali settori di attività economica. Persiste la flessione dei consumi di beni e di servizi che si riflette in particolare sul gettito Iva nel commercio degli autoveicoli (–11,8%) e nelle costruzioni (–18,5%), maggiormente colpiti dagli effetti congiunturali negativi. Più modesta risulta la dinamica negativa del gettito Iva nel commercio all’ingrosso (5,4%), nell’industria (–6,7%) e nel settore dei servizi privati (–5,3%). Si registra al contrario una variazione positiva per il solo settore commercio al dettaglio (+1,9%) che riflette l’efficacia dell’azione di contrasto all’evasione. 
L’imposta di fabbricazione sugli oli minerali presenta un gettito di 2.891 milioni di euro (–228 milioni di euro, pari a –7,3%).
Per effetto del meccanismo di versamento dell’imposta, l’andamento negativo riflette il calo dei consumi nei mesi di dicembre 2012 e gennaio 2013 (benzina –12,9%, gas per riscaldamento –8,8% e gas per autotrazione –10,0%) non compensato dagli aumenti delle accise disposti dalle manovre del 2011 e dagli ulteriori aumenti deliberati nel corso del 2012. In flessione anche l’imposta di consumo sul gas metano che ha generato entrate per 655 milioni di euro (–19 milioni di euro, pari a –2,8%), per effetto del meccanismo di versamento dell’imposta in rate di acconto mensili sulla base dei consumi dell’anno 2012.

Imposte il cui andamento non è legato alla congiuntura economica. In calo il gettito delle imposte il cui andamento non è direttamente legato alla congiuntura economica (–4,3%): le entrate totali relative ai giochi (che includono varie imposte classificate sia come entrate erariali dirette sia indirette), sono risultate 2.219 milioni di euro (–54 milioni di euro, pari a –2,4%); considerando solo le imposte indirette il gettito delle attività da gioco (lotto, lotterie e delle altre attività di gioco) è di 2.161 milioni di euro (–36 milioni di euro, pari a –1,6%); il gettito dell’imposta sul consumo dei tabacchi ammonta a 1.607 milioni di euro (–132 milioni di euro, pari a –7,6%); l’imposta sulle successioni e donazioni ha fatto registrare entrate per 88 milioni di euro (+11 milioni di euro, pari a +14,3%). Tra le entrate derivanti dai giochi si evidenzia il risultato positivo dei proventi del lotto, pari a 1.052 milioni di euro (+40 milioni di euro, pari a +4,0%) e le entrate degli apparecchi e congegni di gioco, 722 milioni di euro (+55 milioni di euro, pari a +8,2%).

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