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lunedì 10 Marzo 2025
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Entrate, nel primo trimestre 2013 gettito di 87,7 mld (-0,3%)

Pesa il crollo dell’Iva sugli scambi interni, riconducibile al calo della domanda in tutti i principali settori di attività economica.

Entrate fiscali in leggero calo nel primo trimestre del 2013. Nel periodo gennaio-marzo le entrate tributarie erariali ammontano a 87,756 miliardi di euro, con una lieve flessione dello 0,3%(-223milioni) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Lo comunica il Dipartimento delle finanze del ministero dell’Economia. “L’evoluzione negativa del gettito sugli scambi interni è riconducibile al calo della domanda in tutti i principali settori di attività economica” si legge nel bollettino pubblicato dal Mef che però sottolinea come “nel complesso, nonostante il marcato deterioramento del ciclo economico, il gettito del primo trimestre 2013 è sostanzialmente in linea con quello dell’analogo periodo dell’anno precedente”. In calo anche le entrate relative a giochi e tabacchi.

Imposte dirette. Il gettito Irpef si è attestato a 44.182 milioni di euro (+850 milioni di euro, pari a +2,0%) riflette l’andamento delle seguenti componenti: ritenute effettuate sui dipendenti del settore privato, 20.247 milioni di euro (+180 milioni di euro, pari a +0,9%); ritenute sui dipendenti del settore pubblico, 20.045 milioni di euro(+820 milioni di euro, pari a +4,3%); ritenute sui lavoratori autonomi, 3.287 milioni di euro (–266 milioni di euro, pari a –7,5%); ritenute a titolo di acconto applicate ai pagamenti relativi ai bonifici disposti dai contribuenti per beneficiare di oneri deducibili o per le spese per le quali spetta la detrazione d’imposta , 196 milioni di euro (+36 milioni di euro, pari a +22,5%); versamenti in autoliquidazione, 407 milioni di euro (+80 milioni di euro, pari a +24,5%). L’Ires ha generato un gettito di 1.060 milioni di euro (–115 milioni di euro, pari a –9,8%) che per 202 milioni di euro (–1 milione di euro, pari a – 0,5%) sono da ricondurre al saldo e per 858 milioni di euro (–114 milioni di euro, pari a –11,7%) all’acconto. Dall’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nonché ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale sono affluiti 2.149 milioni di euro (+844 milioni di euro, pari a +64,7%). Continuano ad affluire, nei primi mesi del 2013, versamenti ritardati pari a 75 milioni di euro relativi all’imposta municipale ai sensi del D.L. 201/2011 (Imu) per la sola quota riservata allo Stato, pari alla metà dell’importo calcolato applicando l’aliquota di base pari allo 0,76% della base imponibile di tutti gli immobili, ad eccezione dell’abitazione principale e delle relative pertinenze, nonché dei fabbricati rurali ad uso strumentale.

Imposte indirette. Nel periodo gennaio-marzo 2013, le entrate Iva sono risultate pari a 20.124 milioni di euro (–1.900 milioni di euro, pari a –8,6%): 16.696 milioni di euro (–882 milioni di euro, pari a –5,0%) derivano dalla componente relativa agli scambi interni; 3.428 milioni di euro (–1.018 milioni di euro, pari a –22,9%) affluiscono dal prelievo sulle importazioni. Nel primo trimestre 2013 l’evoluzione negativa del gettito sugli scambi interni è riconducibile al calo della domanda in tutti i principali settori di attività economica. Si registra una dinamica sfavorevole del gettito Iva anche nei settori del commercio all’ingrosso (–5,7%), dell’industria (–4,8%) e dei servizi privati (–4,8%), a fronte di una variazione positiva per il solo settore commercio al dettaglio (+2,1%) che riflette l’efficacia dell’azione di contrasto all’evasione. L’Iva prelevata sulle importazioni da Paesi extra-Ue (–1.018 milioni di euro, pari a –22,9%) risente dell’andamento negativo del valore delle merci importate, in particolare dei combustibili ed oli minerali (–9,2%), di auto e moto(–11,5%) e di indumenti ed accessori di abbigliamento (–13,7%) secondo gli ultimi dati dell’Agenzia delle Dogane, relativi al periodo gennaio-febbraio 2013. Tra le altre imposte sugli affari, l’imposta sulle assicurazioni ammonta a 315 milioni di euro (–27 milioni di euro, pari a –7,9%), i canoni di abbonamento radio e Tv a 1.613 milioni di euro (+2 milioni di euro, pari a +0,1%), le concessioni governative a 594 milioni di euro (–24 milioni di euro, pari a –3,9%)e le tasse automobilistiche a 216 milioni di euro (–24 milioni di euro, pari a –10,0%). L’imposta di fabbricazione sugli oli minerali si attesta a 4.669 milioni di euro (–231 milioni di euro, pari a 4,7%). Tale andamento negativo riflette il calo dei consumi nei primi mesi dell’anno rispetto al corrispondente periodo dell’anno scorso. In flessione anche l’imposta di consumo sul gas metano che ha generato entrate per 978 milioni di euro (–15 milioni di euro, pari a –1,5%).

Imposte il cui andamento non è direttamente legato alla congiuntura economica. In calo il gettito delle imposte il cui andamento non è direttamente legato alla congiuntura economica (–7,6%): le entrate totali relative ai giochi (che includono varie imposte classificate sia come entrate erariali dirette sia indirette), sono risultate 3.143 milioni di euro (–300 milioni di euro, pari a –8,7%); considerando solo le imposte indirette il gettito delle attività da gioco (lotto, lotterie e delle altre attività di gioco) è di 3.054 milioni di euro (–265 milioni di euro, pari a –8,0%); il gettito dell’imposta sul consumo dei tabacchi ammonta a 2.365 milioni di euro (–173 milioni di euro, pari a –6,8%); l’imposta sulle successioni e donazioni ha fatto registrare entrate per 136 milioni di euro (+11 milioni di euro, pari a +8,8%).

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