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domenica 1 Settembre 2024
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Entrate: riprende il gettito in tutta Europa nei primi sette mesi 2017

Cresce l’andamento tendenziale delle entrate tributarie nelle maggiori economie europee nei primi sette mesi del 2017, confermando comunque la marcata variabilità già osservata nel corso del 2016.
Secondo un rapporto del Mef, si conferma in ripresa il gettito della Spagna che mostra a luglio il tasso di crescita delle entrate tributarie più alto tra quelli dei Paesi osservati (9,1%). Cresce inoltre il gettito tributario del Regno Unito (+5,1%) ad un ritmo simile a quello medio osservato nel corso del 2016 (+5,4%). Si osserva la medesima dinamica per le entrate tributarie della Germania che registra una crescita tendenziale delle entrate (+3,8%), anche se ad un tasso di crescita medio inferiore a quello dello scorso anno (+4,7%).
L’Italia fa registrare a luglio un nuovo incremento (+1,6%), confermando l’andamento positivo da gennaio 2015. Prosegue l’andamento positivo osservato dal mese di febbraio per il gettito tributario della Francia (+3,3%). Nonostante il risultato positivo di luglio (+4,5%), l’Irlanda mostra una forte riduzione del tasso di crescita, sensibilmente al di sotto della media degli ultimi tre anni (+8,8%). Il gettito del Portogallo mostra per la prima volta da inizio anno un incremento rispetto allo stesso periodo del 2016 (+4,4%). Sul fronte del gettito Iva nel periodo gennaio-luglio si registra una crescita sostenuta per l’Irlanda (+10,1%) e la Spagna (+7,9%); un incremento per la Francia (+5%), la Germania (+5%), il Portogallo (+4,9%), l’Italia (+4,4%) e il Regno Unito (+4,1%).
Anche sul gettito dell’imposta sul valore aggiunto restano forti oscillazioni tra i vari paesi, passando dall’incremento del Regno Unito (+4,1%) alla forte crescita dell’Irlanda (+10,1%), con una forbice di 6 p.p.. In particolare, l’Irlanda (+10,1%) fa registrare la crescita maggiore, superando il risultato già positivo osservato nel 2016. In aumento anche le entrate Iva della Spagna (+7,9%), Francia (+5%), Germania (+5%), Portogallo (+4,9%) e Regno Unito (+4,1%) che incrementano i tassi di crescita dello scorso anno. L’Italia (+4,4%) mostra un tasso di variazione al di sotto della media del 2016 (+7,2%). (AdnKronos)

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