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sabato 5 Ottobre 2024
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Entrate tributarie: gennaio-settembre in ripresa In controtendenza Irpef da autoliquidazione, Ires e accertamento

Le entrate tributarie dei primi nove mesi 2021 registrano, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, un prevedibile aumento: si attestano a 340.865 milioni di euro, toccando un incremento del 12,3 per cento. Una crescita che, nel solo mese di settembre, ha superato il 21% grazie a un super gettito proveniente dalle imposte dirette (+34,1%) e a un buon risultato delle indirette (+6,6%).
Da gennaio a settembre, il gettito derivante dalle imposte dirette ammonta complessivamente a 189.891 milioni di euro, con un incremento di 13.311 milioni (+7,5%), rispetto allo stesso periodo del 2020.
In particolare, dall’Irpef giungono 8.720 milioni di euro in più, che corrispondono a un aumento percentuale di 6,4 punti. A far da traino sono state le ritenute sui redditi dei dipendenti del settore privato (+5.942 milioni di euro, +10,1%). Nelle casse dello Stato sono, infatti, entrate anche quelle che avevano beneficiato della proroga disposta dal decreto “Ristori” a favore dei sostituti d’imposta. Questi ultimi, pertanto, hanno provveduto al versamento delle ritenute alla fonte sui redditi di lavoro dipendente e assimilati e su indennità di cessazione del rapporto di collaborazione a progetto corrisposti negli ultimi tre mesi del 2020,. a decorrere dal mese di marzo 2021.
Sempre incisivo, poi, il gettito proveniente delle ritenute effettuate sui redditi dei dipendenti pubblici (+1.337 milioni di euro, +2,3%) e di quelle dei lavoratori autonomi (+908 milioni di euro, +11,5%).

Segnali positivi arrivano, inoltre, dall’imposta sostitutiva sui redditi e dalle ritenute sugli interessi e altri redditi di capitale (+20%), dalle ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche (+60,9%) e anche le imposte sostitutive sulle rivalutazioni dei beni aziendali iscritti in bilancio e sullo smobilizzo dei fondi in sospensione di imposta, che segnano un incremento di gettito pari a 3.160 milioni di euro, per effetto dei provvedimenti introdotti dal Dl n. 104/2020.

In controtendenza, invece, i versamenti Irpef da autoliquidazione (meno due milioni di euro) e l’Ires, con un calo, in confronto al medesimo periodo dell’anno precedente, di 1.321 milioni di euro ( -7,2%).

Il gettito delle imposte indirette ammonta a 150.974 milioni di euro, in aumento di 24.056 milioni (+19,0%), quelle trainanti sono l’Iva e il Registro. La prima, con oltre 18 milioni di euro in più, si aggiudica un aumento percentuale di 22,6 punti, soprattutto grazie agli scambi interni (+14.772 milioni di euro, +20,4%) e un aiutino dalle importazioni (+9,7%). Il secondo fa registrare, invece, un incremento ancor più significativo (+38%).
Negativa, invece, la performance dell’imposta sulle assicurazioni (-16,9%) e di quella (-2,5%).

Vanno bene le entrate da giochi, che superano quelle degli stessi mesi 2020 di 1.025 milioni di euro (+13,7%).

Accertamento e controllo in discesa Il dato relativo si ferma a –674 milioni di euro (–10,9%). Dalle dirette arrivano 110 milioni di euro in meno (–3,9%) e dalle indirette 564 milioni (–16,9%).

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