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domenica 7 Luglio 2024
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Entrate tributarie, gettito in crescita con split payment e tassazione sui fondi pensione

Questi i dati pubblicati dal ministero dell’Economia: pesa in modo decisivo il meccanismo di pagamento Iva e l’aumento delle aliquote su redditi da capitale, plusvalenze e attivi dei fondi pensione.

In lieve aumento il gettito nei primi sette mesi dell’anno. Con poco più di 234 miliardi le entrate tributarie registrano una lieve crescita (+0,6%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando le casse dello Stato avevano beneficiato del gettito straordinario, pari a quasi 1,7 miliardi, derivante dalle quote Bankitalia. A confermarlo sono i dati pubblicati dal Mef e relativi all’andamento tra gennaio e luglio 2015. Al risultato concorre da un lato il meccanismo dello “Split Payment”, che porta in dote 1,5 miliardi; dall’altro le imposte su redditi da capitale e plusvalenze, che assieme producono un gettito aggiuntivo di 1,3 miliardi rispetto al 2014.

Imposte dirette. Nel complesso si attestano a 130 miliardi, in aumento dell’1,2% (+1.523 milioni) rispetto ai primi sette mesi del 2014. La crescita si deve in parte all’andamento dell’Irpef (+0,8%, pari a +779 milioni), che a sua volta è determinato dalle ritenute sui redditi dei dipendenti privati (+4,1%) e degli autonomi (+1,2%), attenuato da quelle dei dipendenti pubblici (-2,4%, per effetto del bonus 80 euro, che contabilmente viene attribuito al 2015). Stessa dinamica anche per l’Ires, che registra un gettito di 13,9 miliardi (+1,5%, pari a +209 milioni) anche al netto dei versamenti a saldo effettuati lo scorso anno a titolo di addizionale Ires. Soldi freschi arrivano anche dalle imposte sostitutive sui redditi da capitale e plusvalenze e dalla tassa sugli attivi dei fondi pensione: per le prime il gettito segna un +84,6% ( +818 milioni) per effetto dell’aumento dell’aliquota dal 20 al 26%; la seconda registra un’impennata del 92,5% (+531 milioni) a causa dell’incremento dell’imposta dall’11,5 al 20% sui fondi pensione. Balzo in avanti per l’imposta sugli altri redditi di capitale (+20,4 per cento), il cui gettito si attesta a 1,2 miliardi.

Imposte indirette. Con un incasso di quasi 104 miliardi, le imposte indirette mostrano una timida contrazione rispetto allo scorso anno (-149 milioni). A pesare è il calo generalizzato delle entrate da accise: sia quelle sui prodotti energetici (-1,8 per cento, pari a -247 milioni) che sul gas (-1.058 milioni, pari a -41,6%), determinato dalla variazione negativa del conguaglio versato a marzo 2015. Di contro, le casse statali beneficiano del maggior gettito derivante dal meccanismo dello “Split Payment” (+3,1% pari a +1.526 milioni), che concorre in maniera determinante all’andamento positivo delle entrate Iva (+2,5%, pari a +1.450 milioni).

 

Giochi e accertamento. Positive entrambe le voci: da un lato i giochi raccolgono un gettito maggiore rispetto allo stesso periodo del 2014 (+2,2%, in cifre +151 milioni), mentre sul versante delle entrate derivanti da accertamenti e controlli l’andamento è leggermente positivo (+0,9%, +43 milioni). 

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