Michela Montevecchi, senatrice del Movimento 5 stelle, si è rivolta al Ministero dell’Economia e delle Finanze il giorno 30 luglio 2013 per chiedere se intenda dare seguito ai quesiti posti durante la raccolta firme organizzata da un gruppo di associazioni tra cui “Movimento antiEquitalia-NoiConsumatori”, “Sos economia Italia” e “Vedove della crisi”, il cui scopo è quello di «accendere i riflettori su Equitalia». Lo scopo della raccolta firme, che parte da Bologna e che riguarda anche altre città italiane tra cui Padova, Milano, Torino e Napoli è quello di chiedere maggiore trasparenza in Equitalia; i quesiti posti nella raccolta firme sono: a) quali sono i criteri di premi di produttività (stipendio aggiuntivo al fisso) di tutti i dirigenti di Equitalia, dal presidente Attilio Befera in giù, e dell’Agenzia delle entrate; le loro dichiarazioni dei redditi e che siano valutate secondo i criteri del redditometro; b) con quale criterio sono stati fissati gli aggi (balzelli a giudizio dei proponenti assolutamente ingiustificati); c) elenco degli incarichi di consulenza dati da Equitalia ed Agenzia delle entrate negli ultimi 2 anni; d) elenco delle assunzioni, appalti, investimenti fatti da Equitalia ed Agenzia delle entrate negli ultimi 2 anni.
