Il governo avvia l’attuazione della delega sulla semplificazione fiscale e avvia il riordino delle zone censuarie. Meno burocrazia per i rimborsi Iva, gli adempimenti delle società e la fiscalità internazionale.
Dal 730 precompilato a partire dal 2015 all’eliminazione dell’obbligo di dichiarazione d’eredità fino a 100 mila euro. Il Consiglio dei ministri ha approvato i decreti sulle semplificazioni fiscali e sui primi passi della riforma del catasto. «Due decreti legislativi di semplificazione fiscale: una grande opera di semplificazione, per uno Stato vicino al cittadino», ha dichiarato il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi nell’annunciare il via libera del Cdm, primo passo per l’introduzione di diverse novità tese a rendere il fisco «amico». Il dlgs approvato in Cdm «non riguarda solo le dichiarazioni (dei redditi) ma è un provvedimento a tutto tondo. Inizierà anche il percorso di riforma del catasto con la costituzione delle commissioni (censuarie, ndr) che rivedranno il catasto», ha specificato Boschi. In Cdm sono entrati 34 articoli organizzati in 6 capi, di cui 5 riguardano semplificazioni per le persone fisiche, per i rimborsi, per le società e per la fiscalità internazionali, e per i coordinamenti normativi. Il sesto riguarda l’eliminazione di adempimenti superflui.
730 precompilato. La bozza del decreto legislativo approvato dal Cdm, che attua la delega fiscale, prevede dal 2015, in via sperimentale, la dichiarazione dei redditi precompilata sui redditi 2014. Sarà comunque possibile presentare la dichiarazione secondo le vecchie modalità. E dal 2016 la dichiarazione precompilata conterrà anche le spese sanitarie del 2015. L’Agenzia delle entrate renderà disponibile per via telematica «entro il 15 aprile di ciascun anno» ai titolari di redditi da lavoro dipendente e assimilati la dichiarazione precompilata relativa ai redditi prodotti nell’anno precedente, che può essere «accettata o modificata». Resta ferma «la possibilità di presentare la dichiarazione dei redditi autonomamente compilata con le modalità ordinarie». I contribuenti avranno tempo fino al 7 luglio per l’invio, direttamente o tramite i centri di assistenza, della dichiarazione all’Agenzia. Gli eventuali rimborsi o addebiti saranno effettuati direttamente in busta paga dal sostituto a luglio o agosto.
No dichiarazioni di eredità fino a 100 mila euro. Nessun obbligo di dichiarazione per l’eredità, se devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto, nel caso in cui l’attivo ereditario abbia un valore non superiore a 100 mila euro. Cade poi l’obbligo di allegare documenti in originale, insieme a quello di presentare la dichiarazione integrativa in caso di rimborso fiscale erogato dopo la dichiarazione di successione.
Agevolazioni in arrivo per le società tra professionisti. Si prevede che, a fini Irap, tali società siano equiparate alle associazioni senza personalità giuridica costituite tra persone fisiche per l’esercizio in forma associata di arti e professioni. Tra le novità anche per le spese di vitto e alloggio dei professionisti che ”non costituiscono compensi in natura” per il professionista stesso.
Il rimborso del credito di imposta fast. Sarà effettuato entro 2 mesi dalla richiesta del contribuente. Contestualmente saranno erogati gli interessi.
Iva. La soglia che azzera o riduce gli adempimenti sale da 5 a 15mila euro; “non vengono posti limiti all’ammontare dei rimborsi in favore dei contribuenti ‘non a rischio’ per i quali non è più necessaria la prestazione della garanzia a favore dello Stato”. In questi casi è sufficiente che la dichiarazione o l’istanza da cui emerge il credito Iva richiesto a rimborso rechi il visto di conformità e che siano allegate dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà.
Dichiarazioni di soggetti esteri. Le società o enti che non hanno la sede legale o amministrativa in Italia “non dovranno più indicare nella dichiarazione dei redditi l’indirizzo dell’eventuale stabile organizzazione nel territorio stesso e le generalità e l’indirizzo in Italia di un rappresentante per i rapporti tributari”.
Black List. Si allentano gli adempimenti di comunicazione delle operazioni intrattenute con Paesi nelle black list: saranno fornite solo con cadenza annuale, mentre il limite per l’esonero sale a 10mila euro. Ora chi vende o acquista beni o servizi deve comunicarli già dalla soglia di 500 euro.
Operazioni Ue. Il contribuente può effettuare le operazioni all’interno della comunità economica in concomitanza con la attribuzione della partita Iva. Fino ad oggi l’Agenzia delle entrate, in sede di formazione della banca dati dei soggetti passivi che effettuano operazioni intracomunitarie, poteva emettere, entro trenta giorni dalla data di attribuzione della partita Iva, provvedimento di assenso o diniego all’autorizzazione ad effettuare operazioni intracomunitarie. Ora non bisognerà attendere questo via libera.
Prima casa. La nozione di ‘prima casa’ rilevante ai fini dell’applicazione della disciplina agevolativa in materia di Iva viene allineata a quella prevista in materia di imposta di registro, prevedendo che l’aliquota Iva agevolata del 4 per cento trovi applicazione in relazione ad abitazione classificate o classificabili nelle categorie catastali diverse da quelle A1, A8, e A9.
Catasto. Il Cdm ha esaminato in via preliminare il decreto legislativo concernente la composizione, le attribuzioni e il funzionamento delle commissioni censuarie (in attuazione dell’articolo 2 della legge di delega fiscale). Il provvedimento è propedeutico alla riforma del Catasto prevista dalla delega. Le commissioni censuarie vedono definite le proprie competenze per convalidare il sistema che dovrà essere applicato a livello territoriale per la revisione della disciplina del Catasto.