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sabato 27 Luglio 2024
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Fisco: Gdf Bologna scopre giro fatture false per 210 milioni

Oltre 60 indagati, al vertice imprenditore 45enne

Lo schema era quello della ‘frode carosello’, che avrebbe consentito un’evasione dell’Iva di 44 milioni di euro nell’arco di tre anni – fra il 2016 e il 2019 – sfruttando la normativa Ue sulle transazioni intracomunitarie.
    Il sistema truffaldino è stato scoperto dalla Guardia di Finanza di Bologna che, nell’ambito dell’operazione ‘Carry on sell’, ha dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip per l’ammontare complessivo di 32 milioni, fra denaro contante, disponibilità bancarie, immobili e quote societarie nelle province di Bologna, Modena, Terni e Sassari.

Solo per il territorio bolognese è stato ricostruito un giro di false fatture per 210 milioni di euro. Il sistema di frode sarebbe stato ideato e attuato da un 45enne di Terni, stabilmente residente a Bologna.
    L’imprenditore, secondo le Fiamme Gialle, aveva posto a capo di diverse aziende alcuni suoi prestanome con il compito di acquistare da una società polacca prodotti informatici senza l’applicazione dell’Iva.

La merce veniva poi ceduta, solo ‘cartolarmente’ e sottocosto, a ulteriori società create appositamente per interporre passaggi nella catena di vendita.
    In tutto sono 63 i soggetti denunciati, a vario titolo, per omesso versamento dell’Iva, emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, omessa presentazione delle dichiarazioni fiscali, reati in parte commessi nel Bolognese e in parte in altre regioni.
    La truffa ha visto il coinvolgimento di 46 imprese, ritenute evasori totali, fra l’Emilia-Romagna e altre regioni del Nord.
    Queste infatti, oltre a non versare l’Iva e a non presentare alcuna dichiarazione fiscale, venivano fatte cessare dopo pochi mesi di ‘attività’ per essere prontamente sostituite.
    Al termine del lavoro compiuto dalla Finanza, la Procura ha fatto notificare 10 avvisi di conclusione delle indagini al 45enne ritenuto artefice della frode e ai legali rappresentanti delle aziende operanti nel bolognese, contestando reati di emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. (Ansa)

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