Il Mef sottolinea comunque che le entrate tributarie e contributive sono in linea con quelle registrate nell’analogo periodo del 2012, con una lieve flessione dello 0,1%.
Crolla del 4,7% il gettito dell’Iva nei primi nove mesi dell’anno per un importo pari a 3.697 milioni. Lo rileva il Tesoro spiegando che tale dinamica “riflette la flessione registrata dalla componente relativa agli scambi interni” (-1,6%) e di quella relativa alle importazioni da Paesi extra Ue (-21%) che risentono dell’andamento del ciclo economico sfavorevole. Il ministero dell’economia comunica inoltre che le entrate tributarie e contributive nei primi nove mesi del 2013 sono complessivamente in linea con quelle registrate nell’analogo periodo dell’anno precedente, con una lieve flessione dello 0,1%. In particolare, le entrate tributarie risultano sostanzialmente invariate rispetto allo stesso periodo del 2012 (-72 milioni). Questo dato integra quello anticipato con la nota tecnica del 5 novembre relativo alle sole entrate tributarie erariali (-0,3%); il rapporto, infatti, oltre alle entrate tributarie del bilancio dello Stato, prende in considerazione anche i principali tributi degli enti territoriali e le poste correttive. Le entrate contributive evidenziano, in termini di cassa, una lieve flessione dello 0,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, nel corso del quale era stato registrato dall’Inps un incasso straordinario per il recupero di crediti già cartolarizzati. Ai fini di un confronto omogeneo, al netto di questo incasso i contributi risultano in aumento dello 0,2%, con un’inversione di tendenza rispetto ai risultati dei mesi precedenti.
Le entrate tributarie del bilancio dello Stato (competenza giuridica). Nei primi nove mesi dell’anno le entrate tributarie erariali accertate in base al criterio della competenza giuridica ammontano a 291.504 milioni di euro (–895 milioni di euro, pari a –0,3 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). In particolare risultano pari a 158.722 milioni di euro (+3.192 milioni di euro pari a +2,1 per cento) le imposte dirette e a 132.782 milioni di euro (–4.087 milioni di euro, pari a –3,0 per cento) le imposte indirette. L’andamento favorevole delle imposte dirette riflette principalmente l’incremento delle imposte sostitutive sui redditi da capitale (+2.366 milioni di euro, pari a +28,5 per cento) e quello delle ritenute sui redditi di lavoro dipendente del settore pubblico e redditi da pensione (+857 milioni di euro, pari a +1,8 per cento) dovuto ai versamenti effettuati dall’Inps a titolo di ritenute derivanti dalle operazioni di conguaglio fiscale. Positivo risulta anche l’andamento dell’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali “cedolare secca sugli affitti”. Registra una variazione positiva l’Ires (+952 milioni di euro, pari a +5,0 per cento) per effetto dei versamenti a saldo che ammontano a 7.598 milioni di euro (+397 milioni di euro, pari a +5,5 per cento) e di quelli relativi all’acconto, pari a 12.512 milioni di euro (+555 milioni di euro, pari a +4,6 per cento). Per quanto riguarda l’imposta municipale sugli immobili (Imu), sono risultati pari a 202 milioni di euro i versamenti relativi della sola quota destinata all’erario ai sensi del D.L. 201/2011 e a 1.866 milioni di euro i versamenti dell’Imu riservata all’erario derivante dagli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D. Tra le imposte indirette, la dinamica dell’Iva (–3.697 milioni di euro, pari a –4,7 per cento) riflette la flessione registrata dalla componente relativa agli scambi interni (–1,6 per cento) e di quella relativa alle importazioni da Paesi extra UE (–21,0 per cento) che risentono fortemente dell’andamento del ciclo economico sfavorevole.
I ruoli (incassi). In crescita i ruoli incassati nel periodo gennaio-settembre 2013 rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente che ammontano a complessivi 5.252 milioni di euro (+50 milioni di euro, +1,0 per cento).
Le entrate tributarie degli enti territoriali. Nei primi nove mesi del 2013 le entrate tributarie degli enti territoriali segnano un marcato incremento rispetto a quelle registrate nel corrispondente periodo dell’anno precedente: complessivamente si registrano entrate per 37.301 milioni di euro con una crescita di +2.124 milioni di euro (+6,0 per cento). Dello stesso segno l’andamento dell’addizionale comunale Irpef (+478 milioni di euro, +20,4 per cento). Contribuisce inoltre al risultato positivo delle entrate degli enti territoriali il gettito della nuova imposta municipale propria per la quota di spettanza comunale. Il gettito del periodo ammonta a 7.649 milioni di euro (+1.875 milioni di euro, pari a +32,5 per cento).
Le poste correttive. Le poste correttive nel periodo considerato, pari a 24.194 milioni di euro (+1.351 milioni di euro, +5,9 per cento), crescono rispetto al corrispondente periodo dell’anno scorso. Le compensazioni relative alle imposte indirette attribuibili all’IVA evidenziano un andamento negativo di –232 milioni di euro (-2,1 per cento).
Le entrate tributarie del bilancio dello Stato (incassi). Le entrate tributarie del bilancio dello Stato incassate nei primi nove mesi del 2013 ammontano a 278.532 milioni di euro, sostanzialmente stabili rispetto allo stesso periodo del 2012 di –1.006 milioni di euro (-0,4 per cento). Le imposte indirette registrano una flessione di –3.986 milioni di euro (-3,1 per cento), per effetto dell’andamento negativo del gettito Iva (-3.076 milioni di euro, pari al –4,0 per cento), di quello dei tabacchi (-509 milioni di euro, -6,5 per cento) e di quello degli oli minerali (-502 milioni di euro, -3,0 per cento). Al contrario risultano in crescita le imposte dirette (+2.980 milioni di euro, +2,0 per cento). In particolare l’Ires (+381 milioni di euro, pari al +1,9 per cento) e l’imposta sostitutiva su ritenute, interessi e altri redditi di capitale (+1.032 milioni di euro, +16,1 per cento). Stabile l’Irpef (-605 milioni di euro, pari al –0,5 per cento).
Le entrate contributive. Gli incassi contributivi registrati nei primi nove mesi del 2013 si sono attestati sui 156.680 milioni, sostanzialmente in linea con quelli realizzati nello stesso periodo del 2012, quando tuttavia si era verificato un incasso straordinario relativo alla retrocessione dei crediti già cartolarizzati dell’Inps. Al netto di quell’incasso le entrate contributive registrerebbero un aumento dello 0,2 per cento, segnalando un’inversione di tendenza rispetto ai mesi precedenti. I contributi incassati dall’Inps (-0,3 per cento) registrerebbero un aumento dello 0,3 per cento al netto dell’incasso straordinario del 2012, legato principalmente ai positivi risultati delle gestioni dei lavoratori autonomi, dei domestici e degli agricoli. Si conferma invece la flessione dei premi incassati dall’Inail, pari a 250 milioni. In sensibile aumento (+2,4 per cento) i contributi incassati dagli enti privatizzati.