Pubblicato il report sulle entrate tributarie dei paesi dell’Ue: Spagna, Portogallo e Irlanda a velocità doppia rispetto a Germania, Italia e Regno Unito.
Ancora positivo il gettito tributario nei principali paesi dell’Ue. A cominciare dall’Irlanda, che nei primi dieci mesi del 2015 fa registrare un robusto +9,6% proseguendo un trend positivo da ormai 19 mesi consecutivi. Bene anche la Germania (+5,4%) e il Portogallo (+5,3%), in linea con la media dei tassi di crescita 2014 il gettito spagnolo (+4,5%), mentre la Francia è fanalino di coda (+1,2%) dietro all’Italia (+3,5%). Sono i dati che emergono dal confronto internazionale sulle entrate tributarie per il periodo gennaio-ottobre 2015 elaborato dal Mef. Il discorso cambia, ma di poco, se si prende in considerazione il gettito Iva: a segnare la crescita più sostenuta rispetto allo stesso periodo del 2014 è il Portogallo (+7,9%), seguito da Irlanda (+7,7%) e Spagna (+7,3 per cento). L’Italia (+3,9%) registra per il settimo mese consecutivo una variazione positiva dopo la flessione del primo trimestre 2015, mentre Regno Unito (+3,4%), Germania (+3,4%) e Francia (+3,2%) mostrano una variazione positiva ma inferiore rispetto ai trend fatti registrare negli ultimi mesi del 2014.
Parigi, luci e ombre. Il gettito francese è quello che arranca di più: ad ottobre conferma l’andamento positivo (+1%) già fatto registrare a settembre (+2,5%), ma alcuni dati restano preoccupanti. Ad esempio quello sulle entrate derivanti dall’imposta sulle società: pur mostrando un’impennata a ottobre (+34,3%) dopo la flessione di settembre (-3,1%) il bilancio, rispetto allo stesso periodo del 2014, resta in profondo rosso (-21,8%). Discorso diverso per l’imposta sui redditi: in calo a ottobre (-1,3%) ma comunque positivo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Quanto all’Iva, il gettito cumulato del periodo gennaio-ottobre sale a quota 118 miliardi, +3,2% in confronto al 2014. Lo stesso vale per le accise sull’energia (+2,3% rispetto ai primi dieci mesi del 2014).
Irlanda e Portogallo corrono. Per questi due paesi i segnali sono più che positivi. Da un lato Dublino, che a ottobre mette il turbo sul gettito (+10,6%) grazie all’imposta sui redditi (+4,1%) che nei primi dieci mesi del 2015 conferma il trend crescente rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+5,6%). Al risultato contribuisce il gettito derivante dall’imposta sulle società: in confronto al periodo gennaio-ottobre 2014 la crescita (+60,7%) è esponenziale. Rallenta invece il gettito Iva: a ottobre fa registrare un calo del 6,8% rispetto a settembre, ma se si osserva il dato complessivo del 2015 il saldo è più che in attivo (+7,7% rispetto a gennaio-ottobre 2014). Sulla stessa scia il Portogallo: a ottobre le entrate tributarie crescono nel complesso del 5,1% grazie all’imposta sulle società (+79%, per effetto degli inasprimenti introdotti) e all’Iva (+2,2%). Il gettito dell’imposta sui redditi mostra una flessione a ottobre (-3,1%), riconducibile alla recente riforma fiscale che ha introdotto il quoziente familiare.