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sabato 27 Luglio 2024
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Gioco d’azzardo, sgravi Irap ai bar “no-slot” in Lombardia

Consenso unanime in Consiglio regionale per il testo che prevede una riduzione dell’aliquota dello 0,92% per gli esercenti virtuosi che riceveranno anche un bollino di riconoscimento. Aumentate le tasse ai negozianti che mantengono le macchinette.

Un sistema di agevolazioni e aggravi dell’aliquota Irap per favorire gli esercenti che disinstallano le apparecchiature per il gioco e penalizzare quelli in cui sono installate le slot. E’ questa, insieme al divieto di collocare nuovi apparecchi entro un limite massimo di 500 metri da “luoghi sensibili” (scuole, oratori, case di cura, impianti sportivi e altri) che saranno determinati dai Comuni, la novità più significativa uscita dal dibattito sulla legge contro il gioco d’azzardo approvata dall’aula del Pirellone. Entro sessanta giorni è prevista anche la creazione di un marchio regionale ‘No slot’ per chi rinuncia alle macchinette per il gioco d’azzardo nel proprio locale.

Aggravio Irap. Un aggravio dello 0,92 per cento sull’Irap per i bar con slot machine e uno sconto (della stessa misura) per chi decide di eliminarle dal proprio locale. Gli eventuali introiti di questa tassa di scopo – la stima è di 4 milioni di euro – saranno destinati alla cura delle dipendenze da ludopatie.

Distanze di sicurezza. La legge uscita dal Pirellone vieta poi l’installazione delle macchinette videopoker a meno di 500 metri dai «luoghi sensibili» (scuole, luoghi di culto, impianti sportivi, strutture residenziali o semiresidenziali di ambito sociosanitario, centri giovanili e oratori). In caso contrario, sono previste sanzioni fino a 15mila euro.

Divieto pubblicità. Vietata anche la pubblicità del gioco d’azzardo sui mezzi pubblici, mentre ai Comuni saranno concessi poteri di individuare altri luoghi sensibili e di prevedere ulteriori forme premianti per i locali «no slot».

Obiettivo. Gli obiettivi del provvedimento sono la prevenzione e il contrasto delle dipendenze da gioco d’azzardo e il trattamento di chi ne è affetto, con il sostegno ai familiari. Il testo prevede che, oltre a beneficiare dello sgravio dello 0,92% della aliquota Irap (stessa percentuale che aggraverà l’aliquota di chi invece manterrà le apparecchiature), gli esercenti che rinunciano alle ‘slot’, cosi’ come chi non ne ha affatto, avranno un titolo di preferenza per la concessione di finanziamenti e benefici economici regionali.

I dati. Nel 2012 in Lombardia la raccolta di slot e Vlt ha sfiorato i 10 miliardi di euro, il 20% dei 48,7 miliardi giocati complessivamente dagli italiani. Solo sul territorio del Comune di Milano sono 2 mila i punti (principalmente bar, circa 1500) che ospitano 8 mila macchine, mentre in tutta la Regione – secondo una stima di Agipronews (l’Agenzia di stampa giochi a pronostico e scommesse) – sono installate poco meno di 80 mila tra slot e videolotteries in 16 mila locali. Ai 10 miliardi giocati corrispondono 8 miliardi in vincite e circa un miliardo di incassi erariali. La Lombardia è la regione che registra la spesa pro capite più alta nelle slot machine, con 235 euro all’anno (su 1,9 miliardi spesi complessivamente nel 2012), il 30,8% in più rispetto alla media nazionale, che è di 179 euro considerando i 50 milioni di maggiorenni. E’ quanto emerge incrociando i dati dei Monopoli di Stato e dell’Istat. Subito sotto la Lombardia c’è il Trentino in cui la spesa per ogni abitante è di 220 euro (+22,8% rispetto al dato nazionale), poi l’Emilia Romagna (218 euro, +21,8%). Quarto posto per il Lazio, con una spesa pro capite di 213 euro (+18,8%)

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