back to top
lunedì 10 Marzo 2025
spot_img
spot_img

Immobili, individuate circa 492 mila case fantasma, attribuita rendita presunta di 288 mln

Indagine dell’Agenzia delle Entrate realizzata con l’incrocio delle mappe catastali con immagini aeree per localizzare i fabbricati non censiti.

L’hanno chiamata operazione “case fantasma”. Il controllo sui fabbricati sconosciuti al Catasto condotta dall’Agenzia delle Entrate che ha permesso di attribuire a più di 492mila immobili una rendita presunta complessiva di 288 milioni di euro. L’operazione è stata realizzata grazie all’incrocio delle mappe catastali con immagini aeree rese disponibili dall’Agenzia per le erogazioni in agricoltura, per “avvistare” così i fabbricati presenti sul territorio ma non nelle banche dati catastali. Ma non è tutto. I controlli del fisco, hanno fatto emergere, spiega l’Agenzia delle Entrate, su più di 2,2 milioni di particelle del Catasto Terreni, oltre 1,2 milioni di unità immobiliari urbane non censite nella base-dati catastale. La somma delle rendite catastali associate agli immobili accertati vale più di 825 milioni di euro. In attesa poi dell’accatastamento definitivo, è stata attribuita d’ufficio una rendita presunta agli immobili mai dichiarati e non ancora regolarizzati, associando agli stessi una rendita catastale provvisoria. Per presumere le rendite catastali e associarle ai fabbricati, l’Agenzia si è basata su precisi parametri, acquisiti anche con sopralluoghi esterni agli edifici non in regola.

Rendite catastali accertate per più di 800 milioni di euro. Vale più di 825 milioni di euro la somma delle rendite catastali che sono state associate agli immobili accertati e registrati nelle proprie banche dati. In particolare, 537 milioni di euro sono le rendite definitive, cioè attribuite dopo che gli interessati hanno provveduto spontaneamente a presentare gli atti di aggiornamento del Catasto, mentre raggiungono il valore di 288 milioni di euro quelle presunte, cioè attribuite d’ufficio, perché gli immobili non erano stati accatastati volontariamente dai contribuenti alla data del 30 novembre 2012, giorno in cui si è chiusa l’attività di accertamento sui fabbricati non dichiarati.

Più di un milione di case nelle banche-dati catastali. Sono 1,2 milioni le unità immobiliari urbane censite al Catasto, grazie all’operazione di controllo. Di queste, quasi 769mila hanno trovato una rendita catastale definitiva, mentre a 492mila ne è stata attribuita una presunta.

Il maggior gettito. L’intera operazione “case fantasma” è suscettibile di generare, nel caso in cui le rendite presunte fossero confermate, un maggior gettito complessivo quantificabile dal Dipartimento delle Finanze in circa 589 milioni di euro, di cui circa 444 milioni di euro ai fini Imu, circa 137 milioni di euro ai fini delle imposte sui redditi (Irpef e “cedolare secca”) e circa 7,5 milioni di euro ai fini dell’imposta di registro sui canoni di locazione.

Dello stesso autore

RISPONDI

Please enter your comment!
Please enter your name here

Altro in Attualità

Rubriche