Tutti gli appalti in Sicilia sono irregolari; negli ultimi 10 anni nell’isola non sono stati riscossi 52 miliardi di euro, persino i deputati regionali sono debitori per milioni; un cinquantenne, messo a capo di un costituendo Ufficio grandi evasori, nel 2015 si è suicidato e le piattaforme petrolifere che operano in Sicilia hanno negato l’accesso all’ufficio Riscossione che, fino a qualche tempo fa, non ha mai chiesto loro di pagare il dovuto. E’ un quadro devastante quello che oggi ha fornito, davanti alla Commissione parlamentare Antimafia presieduta da Rosy Bindi, l’amministratore unico di Riscossione Sicilia, Antonio Fiumefreddo, che ha ricostruito i meccanismi di un sistema di riscossione dei tributi deviato, volto, a suo dire, a favorire mafia, massoneria e grandi capitali. Gran parte dell’audizione è stata secretata ma già quello che è emerso è più che abbastanza.
http://gds.it/2017/02/15/fiumefreddo-in-commissione-antimafia-in-10-anni-non-abbiamo-riscosso-52-miliardi_629345/
In Sicilia 52 miliardi non riscossi (Il Giornale di Sicilia)
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