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sabato 5 Ottobre 2024
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Invio lettere di compliance maggiore attività di controllo dell’Agenzia delle Entrate: al 30 agosto incassi per 2 mld

I controlli computerizzati dell’Agenzia delle Entrate sulle dichiarazioni dei redditi, quasi la totalità di quelli esperiti, continuano a essere la maggiore fonte di recupero di evasione – vera o presunta che sia – e di sanzioni per errata compilazione. Gli alert che segnalano anomalie ai contribuenti li mette in condizione di decidere se procedere o meno alle autocorrezioni senza passare da un atto di recupero dell’Amministrazione finanziaria.

La somma incassata dal Fisco con le 2,6 milioni di lettere di “compliance” indirizzate a soggetti che hanno commesso omissioni o errori entro il 30 agosto, ammonta a quasi due miliardi. Il dato è contenuto nella seconda relazione sullo stato di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) depositata in Parlamento dal governo la scorsa settimana. Il numero degli invii è pari al 73,1% dell’obiettivo fissato per il 2022. Gli importi già versati dai contribuenti sono, invece, il 79,7% del target da centrare nell’anno in corso. Il Pnrr ha indicato l’obiettivo finale di un incremento delle lettere di compliance del 20%, rispetto all’anno precedente.

Per tagliare il traguardo l’agenzia delle Entrate ha messo a punto un cronoprogramma con Sogei. Per ogni lista è stata indicata la platea di riferimento e individuato il periodo dell’anno in cui le comunicazioni saranno inviate ai contribuenti.

Un provvedimento firmato martedì 18 ottobre dal direttore delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, ha dato il via anche alla campagna di segnalazioni per gli errori o i dati non coerenti sugli aiuti di Stato relativi ai modelli dichiarativi (Redditi, Irap e 770) riferiti all’anno d’imposta 2018. E prossimamente potrebbe essere la volta dei 730, che avevano come scadenza di presentazione il 30 settembre.

Secondo le informazioni fornite dall’amministrazione finanziaria a Palazzo Chigi per la messa a punto della relazione alle Camere, i “falsi positivi” costituiti dalle lettere di compliance “pazze” sono stati ridotti a 5.025, che rappresentano lo 0,3% delle missive trasmesse e il 4% del tetto prefissato (126.500).

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