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lunedì 10 Marzo 2025
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Irpef, oltre 20 milioni di italiani con un reddito sotto i 15mila euro

Nel 2011 i contribuenti hanno dichiarato in media 19.250 euro. Un terzo si colloca sotto i 10.000 euro, mentre solo l’1% sopra i 100.000. Oltre 10 mln non pagano Irpef. In Lombardia il reddito procapite più alto.

 Il reddito medio degli italiani è pari a 19.250 euro, il 49% dei contribuenti italiani non supera i 15.000 euro l’anno e un terzo di essi è sotto i 10.000 euro. Il 20% dei contribuenti dichiara redditi fra 26mila e 100mila euro e solo lo 0,07%, pari a 30.590 soggetti, ha un reddito superiore a 300mila euro. E’ quanto risulta dalle ultime dichiarazioni dei redditi Irpef (dichiarazioni 2011 relative all’anno di imposta 2010) diffuse dal Dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia. In un anno il reddito medio è cresciuto dell’1,2%. Dall’analisi del Ministero emerge anche che circa 10,7 milioni di contribuenti “hanno imposta netta pari a zero”, in pratica non pagano l’Irpef. Si tratta di contribuenti a basso reddito compresi nelle soglie di esenzione o la cui cui imposta lorda si azzera con le detrazioni. L’analisi territoriale mostra che la regione con reddito medio complessivo più elevato è la Lombardia (22.710 euro), seguita dal Lazio (21.720 euro), mentre la Calabria ha il reddito medio più basso con 13.970 euro. Dall’analisi per tipologia di reddito, emerge infine che i lavoratori autonomi hanno il reddito medio più elevato, pari a 41.320 euro, mentre il reddito medio dichiarato dagli imprenditori è pari a 18.170 euro.

 

Numero di contribuenti. Secondo i dati del Dipartimento delle Finanze, circa 41,5 milioni di contribuenti hanno assolto l’obbligo dichiarativo. Nel 2010 il numero dei contribuenti torna a crescere, seppur in maniera molto lieve (+24 mila), recuperando in minima parte il calo registrato nell’anno precedente (-280 mila), soprattutto grazie all’aumento dei contribuenti che dichiarano un reddito da lavoro dipendente (+56 mila). Si assiste anche ad una contrazione dei soggetti che dichiarano reddito d’impresa e di lavoro autonomo, influenzata dalla fuoriuscita dalla tassazione ordinaria Irpef di coloro che hanno optato per il regime dei minimi (+90 mila adesioni nel 2010).

Reddito complessivo dichiarato. A livello nazionale il reddito complessivo totale dichiarato è pari a 792 miliardi di euro, mentre il reddito medio è pari a 19.250 euro. Entrambi i valori sono in aumento rispetto all’anno precedente (+1,2 per cento). L’analisi territoriale mostra che la regione con reddito medio complessivo più elevato è la Lombardia (22.710 euro), seguita dal Lazio (21.720 euro), mentre la Calabria ha il reddito medio più basso con 13.970 euro. Nel 2010 si evidenzia, in controtendenza rispetto al 2009, una crescita superiore del reddito complessivo medio nelle regioni settentrionali rispetto al resto del Paese: gli incrementi variano da un massimo dell’1,3 per cento al nord-ovest ad un minimo dello 0,6 per cento nelle isole.

La distribuzione per classi di reddito. Un terzo dei contribuenti (circa 14 milioni) non supera un reddito complessivo lordo di 10.000 euro e circa la metà (49 per cento, pari a 20,2 milioni) non supera i 15.000 euro. Il 30 per cento dei contribuenti dichiara redditi compresi tra i 15.000 ed i 26.000 euro, il 20 per cento dichiara redditi compresi tra i 26.000 ed i 100.000 euro. Solo l’un per cento dei contribuenti dichiara redditi superiori ai 100.000 euro. Da quest’anno viene pubblicata anche l’informazione relativa ai soggetti con redditi dichiarati superiori ai 300.000 euro: si tratta di 30.590 soggetti, pari allo 0,07 per cento del totale dei contribuenti, che rappresentano la platea potenziale del contributo di solidarietà del 3 per cento che verrà applicato negli anni d’imposta 2011-2013.

Tipologie di redditi dichiarate. Dall’analisi per tipologia di reddito, emerge che i lavoratori autonomi hanno il reddito medio più elevato, pari a 41.320 euro, mentre il reddito medio dichiarato dagli imprenditori è pari a 18.170 euro. Il reddito medio dichiarato dai lavoratori dipendenti è pari a 19.810, quello dei pensionati pari a 14.980 euro e, infine, il reddito medio da partecipazione è stato pari a 16.500 euro. Il confronto con l’anno d’imposta 2009 mostra una crescita dei redditi medi d’impresa (+3,8 per cento) da lavoro autonomo (+3,6 per cento) da partecipazione (+2,1 per cento) da pensione (+2,6 per cento) in misura maggiore del reddito medio complessivo (+1,2 per cento), mentre il reddito medio da lavoro dipendente cresce solo dello 0,1 per cento.

Oneri deducibili, detrazioni ed oneri detraibili. I dati 2010 relativi agli oneri deducibili (circa 22 miliardi di euro) evidenziano un complessivo incremento (+0,9 per cento) rispetto al 2009, gli incrementi percentuali maggiori riguardano i contributi per servizi domestici e familiari (+31,5 cento) ed i versamenti per la previdenza complementare (+16,7 per cento). Le detrazioni per lavoro dipendente e pensioni ammontano nel 2010 a 41,9 miliardi di euro, mentre quelle per carichi di famiglia ammontano a 11,4 miliardi.

Il peso delle addizionali. Nel 2010 l’addizionale regionale Irpef è stata paria 8,6 miliardi di euro (+3,7% rispetto al 2009) con un importo medio per contribuente pari a 280 euro. L’Irpef comunale ammonta invece a circa 3 miliardi (+0,4%) con un importo medio per italiano pari a 120 euro. È il Lazio a registrare l’addizionale regionale media più alta (440 euro), seguito dalla Campania (360 euro). L’addizionale regionale più bassa si registra, invece, in Puglia e Basilicata (180 euro).

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