Dai programmi elettorali presentati dai partiti di centrodestra che si apprestano a prendere la guida del paese, emergono alcuni punti che riguardano una riforma del sistema fiscale e che vengono promossi con maggior forza dal partito di maggioranza relativa. Fratelli d’Italia in particolare ha proposto interventi in queste direzioni:
- Riforma dell’IRPEF, con la creazione del quoziente familiare, un calcolo delle imposte basato sul reddito effettivo di tutti i componenti della famiglia, intervento che andrebbe a sostenere i nuclei più numerosi;
- Flat tax estesa per tutte le Partite Iva con fatturato annuo di 100.000 euro, oltre quindi i 65.000 euro di limite attuale per il regime fiscale forfettario;
- Flat tax incrementale per le Partite Iva, ovvero un’imposta ad aliquota unica applicata sui guadagni aggiuntivi rispetto all’anno precedente. La misura potrebbe poi essere estesa anche alle imprese e alle famiglie;
- Eliminazione dell’Irap, l’imposta regionale pagata da alcuni tipi di imprese;
- Cedolare secca al 21% per l’affitto di immobili commerciali in zone svantaggiate.
Obiettivo pace fiscale
Si parla per il momento di un saldo e stralcio delle cartelle di importo fino a 3.000 euro, per le persone che si trovano in difficoltà economica. Per le cartelle che superano questa cifra viene proposta una rateizzazione automatica con pagamento dell’intero importo e il 5% di maggiorazione per le sanzioni.
Il centrodestra pare determinato a portare avanti inoltre l’impegno a non introdurre nuove tasse patrimoniali, e a procedere con la lotta all’evasione fiscale. A questo proposito, Fdl punta sul recupero di risorse dai grandi evasori fiscali, grandi imprese e banche e innalzare il tetto massimo di utilizzo del denaro contante oltre i 1.000 euro previsti per il 2023, allineando la soglia a quella presente negli altri paesi europei.
