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sabato 5 Ottobre 2024
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Legge stabilità, per i comuni arriva la Trise, meno tasse sul lavoro per 2,5 mld nel 2014

Nel triennio le imprese avranno una riduzione dei contributi per 5,6 miliardi, mentre per i lavoratori lo sconto sarà di 5 miliardi. Rifinanziato l’Ecobouns e il 5 per mille. Non aumentano le tasse sui Bot, ma i bolli per la gestione dei titoli. Si voterà solo di domenica

La nuova Trise che assorbirà Imu, Tares e Tarsu, un taglio netto al cuneo fiscale che sarà di 5 miliardi per i lavoratori e 5,6 per le imprese nel prossimo triennio, niente aumento dell’aliquota fiscale sulle rendite finanziarie, mentre sale l’imposta di bollo sulla gestione dei titoli. E’ una manovra da 11,6 miliardi la Legge di Stabilità uscita ieri dal Consiglio dei ministri. Sono previsti 3,5 miliardi di sgravi fiscali, 1 miliardo per gli enti territoriali, 500 milioni per pagare i debiti commerciali, 3,9 miliardi per spese inderogabili (dalle missioni ai non autosufficienti), 2,5 miliardi per nuovi progetti di spesa. La manovra. secondo le stime del governo, dovrebbe consentire la riduzione del debito pubblico in rapporto al Pil nel 2014, 2015 e 2016 e di portare il rapporto deficit/Pil nel 2014 al 2,5%. Circa la metà delle risorse necessarie per il prossimo anno saranno reperite da tagli alla spesa per 3,5 miliardi (2,5 dal bilancio dello Stato e 1 dai trasferimenti alle regioni) e altri 3,2 miliardi da dismissioni immobiliari e altro. Tra le altre misure fiscali previste dalla manovra 2014 c’è una nuova stretta sulle compensazioni delle imposte indirette, che vale 450 milioni di euro, la conferma delle agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie e gli arredi (un miliardo) e, in prospettiva, una riduzione delle agevolazioni fiscali a favore di famiglie e imprese. Altra novità è il ritorno dell’Irpef sui redditi fondiari dei terreni e fabbricati non locati, in misura del 50%. Confermata per le imprese la deducibilità del 50% dell’Imu pagata sugli immobili strumentali dalle imposte sui redditi.

Trise. La service tax si chiamerà Trise e raggrupperà la tassazione dei servizi erogati dai comuni. La nuova imposta, che manda definitivamente in soffitta l’Imu prima casa si articola in due componenti: la Tasi sui servizi indivisibili dei comuni e la Tari sui rifiuti. L’aliquota di base della Tasi (cioè della tassa sui servizi indivisibili della casa) è fissata all’1 per mille. mentre la quota rifiuti (Tari) dovrà coprire i costi del servizio. Quest’ultima sarà a carico dei proprietari, ma i comuni potranno chiedere il pagamento fino al 30% della Tasi anche agli inquilini. Altra novità è il ritorno dell’Irpef sui redditi fondiari dei terreni e fabbricati non locati, in misura del 50%. Confermata per le imprese la deducibilità del 50% dell’Imu pagata sugli immobili strumentali dalle imposte sui redditi.

Cuneo fiscale. Il taglio del cuneo fiscale sarà di 5 miliardi per i lavoratori e 5,6 miliardi per le imprese nel triennio. Per il 2014 previsti sgravi sul lavoro per 2,5 miliardi.

Bollo sui titoli. E’ previsto un aumento del bollo sulla gestione di titoli, ad oggi previsto allo 0,15%. Tra le ipotesi, la nuova aliquota potrebbe salire allo 0,165%. Non c’è invece l’aumento della tassazione sulle rendite finanziarie come era sembrato dalla bozza circolata alla vigilia del Consiglio dei Ministri.

Ecobonus. Nel testo del disegno di legge di Stabilità confermato l’ecobonus anche nel 2014. L’esecutivo così conferma l’impianto di agevolazioni in tema di ristrutturazioni e risparmio energetico, prevedendo però un loro graduale ripensamento per gli anni a venire. Il costo per le casse dello Stato si aggira intorno al miliardo di euro.

Sgravi assunzioni. Agevolazioni per abbassare la pressione fiscale: 1,45 miliardi sono destianti alle detrazioni lavoro sulle fasce medio basse e 40 milioni di euro per l’Irap sulla quota lavoro (110 milioni nel 2015, 200 nel 2016).

Contributo legato ai depositi all’estero. Arriva una nuova misura per la regolarizzazione dei capitali detenuti illecitamente all’estero. I contribuenti dovranno autodenunciarsi e pagherebbero tutte le tasse dovute per i periodi ancora soggetti ad accertamento, con una riduzione delle sanzioni e, forse, l’estinzione del carico penale.                                                                                                          

Patto di stabilità. La legge di Stabilità prevede per il 2014 il trasferimento di 1 miliardo ai Comuni per ridurre il prelievo della nuova tassa sulla casa Tirse. È quanto emerge da un documento del governo che fa parte del dossier sulla legge di stabilità. L’ipotesi iniziale era quella di attribuire ai comuni 2 miliardi per attivare esenzioni su questa tassa.                                                                                              

Cinque per mille. Nella legge di stabilità c’è il «rifinanziamento del fondo per le politiche sociali, il fondo per la non autosufficienza, il 5 per mille».                                                                                                                                                                                           

Sanità. È saltata infatti la sforbiciata da 2,6 miliardi prevista nelle bozze della legge di stabilità. Le bozze circolate prevedevano che la sanità contribuisse alla copertura della manovra con 500 milioni nel 2014, 1,04 miliardi nel 2015 e 1,11 miliardi dal 2016. La stretta avrebbe dovuto colpire la spesa farmaceutica, le case di cura e i laboratori convenzionati con il servizio pubblico.                                               

Voto. Altro provvedimento è il voto in un giorno solo. Le elezioni infatti d’ora in avanti si terranno solo la domenica, permettendo così un risparmio di 100 milioni.                                                                                                                                                                        

La stretta sul pubblico impiego. 
È da qui che arriva buona parte dei risparmi sui costi dello Stato, con il taglio del 10% degli straordinari, misura ridotta al 5% per militari, polizia e vigili del fuoco, il blocco della contrattazione oltre il 2014, un tetto all’indennità di vacanza contrattuale e un rafforzamento del blocco del tun over. Un altro miliardo arriverà dal taglio alla spese delle Regioni mentre altri 500 milioni all’anno arriveranno dalla vendita degli immobili pubblici.                                                                                                              

Pensioni d’oro. Arriva il contributo di solidarietà per le pensioni d’oro: dal 2014 e per un periodo di tre anni, sugli importi dei trattamenti pensionistici superiori a 100.000 euro lordi annui, sarà dovuto un contributo pari al 5 per cento per gli importi tra 100 mila e 150.000 euro, al 10 per cento per gli importi tra 150.000 euro e 2000 mila euro e al 15 per cento per la parte eccedente 200.000 euro. Sempre in materia di pensioni viene previsto il blocco della rivalutazione nei prossimi 3 anni per gli importi oltre sei volte il trattamento minimo Inps, ossia len pensioni pari a 3.000 euro. Quelle inferiori, a partire dai 1.500 euro, avranno una rivalutazione automatica inferiore rispetto a quanto previsto oggi. Nella bozza della legge di stabilità, si legge infatti che verranno rivalutate del 100% quelle fino a 1.500 euro; del 90% quelle fino a 2.000 euro; del 75% quelle fino a 5 volte. Per quelle tra i 2.500 e i 3.000 euro la rivalutazione sarà del 50%, oltre tale soglia verranno bloccate.

 

 

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