Dall’assunzione di casalinghe e studenti per scovare gli evasori agli scontrini a premio: queste le misure fiscali presentate all’Eurogruppo dal ministro ellenico.
Scontrini a mò di biglietti della lotteria per incentivare i cittadini a richiedere le ricevute fiscali e anche un piano di reclutamento di casalinghe, turisti e studenti per stanare gli evasori. Questo, in sintesi, il pacchetto di misure fiscali presentato dal ministro delle finanze ellenico Varoufakis per convincere l’Eurogruppo a erogare almeno una parte del prestito da 7,2 miliardi previsto nel programma di aiuti. Il set di riforme promesse dal governo ellenico- fra cui rientra anche un piano di rateizzazione dei debiti con l’erario e l’istituzione di un’autorità di vigilanza della raccolta tributaria- non ha però convinto la Troika, i cui emissari sono volati ieri ad Atene per verificare i conti greci e valutare possibili azioni. Le possibilità che venga concesso nuovo credito restano comunque basse, come ha ripetuto più volte in questi giorni il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem. Il quale, pur ribadendo l’intenzione di “sostenere la Grecia se proseguirà sul cammino delle riforme”, ha definito la lista di misure “lontana dall’essere completa”. In particolare fanno discutere i provvedimenti sul fisco, giudicati inadeguati per contrastare i fenomeni corruttivi ed evasivi ormai fuori controllo.
Tra lotterie e 007. La riforma anti-evasione pensata da Varoufakis poggia essenzialmente su due proposte. La prima, avanzata venerdì scorso, si affida a 007 improvvisati: giovani studenti, turisti e perfino casalinghe, da formare con un corso base sulle tecniche di evasione e poi assumere per massimo due mesi con il compito di presentarsi negli esercizi pubblici, muniti di microfoni e telecamere nascoste, per scovare chi non emette scontrini né ricevute di pagamento Iva. Per chi viene scoperto e paga subito il dovuto, sono poi previsti sconti sulle sanzioni. Per il ministro ellenico, il progetto avrebbe il duplice effetto di garantire maggiori entrate per circa 8-9 miliardi e al contempo avviare “un cambio radicale dei comportamenti, diffondendo un senso di giustizia nella società”. Vista la fredda risposta dei ministri europei, lunedì Varoufakis ha rilanciato con un’altra proposta: quella di associare un numero agli scontrini fiscali, così da poterli utilizzare come veri e propri biglietti della lotteria. Il meccanismo, che in teoria dovrebbe invogliare i cittadini a richiedere le ricevute, non è nuovo. Anzi, è stato adottato in diversi paesi: in Portogallo, per esempio, la procedura è entrata in vigore nell’aprile scorso e prevede che gli esercizi fiscali emettano ricevute personalizzate con il codice fiscale del contribuente di turno, con le quali si può partecipare a una speciale lotteria che mette in palio ogni settimana 60 auto di grossa cilindrata da 90mila euro ciascuna.
Corsa contro il tempo.Al di là della loro potenziale efficacia, per l’Eurogruppo le misure hanno ben poco a che vedere con le riforme strutturali richieste, come la rimodulazione delle esenzioni fiscali e l’efficientamento del sistema tributario, che ad oggi “vanta” 72 miliardi di imposte accertate e non riscosse. Non è da escludere, insomma, l’ipotesi che non vengano erogate le tranche di prestiti da 7,2 miliardi. Liquidità di cui Atene ha urgente bisogno per rimborsare entro il 20 marzo 1,2 miliardi al Fmi e pagare stipendi statali e assegni pensionistici per ulteriori 1,5 miliardi. A ciò si somma il miliardo di minor gettito calcolato a dicembre 2014 che, assieme al -0,4% di Pil, sta velocemente erodendo l’avanzo primario e di conseguenza lo spazio di manovra dell’esecutivo ellenico.
Antonio Biondi