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domenica 1 Settembre 2024
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Manovra, torna Ici prima casa sale addizionale Irpef regionale

Torna l’Ici-Imu sulla prima casa, stangata su auto di lusso, yacht e aerei, una tantum per i capitali scudati, stretta sulle pensioni e sgravi per le imprese che investono. Sono i punti principali della manovra da 30 miliardi di euro, 12-13 mld di riduzione di spese e il resto di aumento delle entrate, varata dal consiglio dei ministri. Salta aumento aliquote Irpef.

Al via la manovra economica del Governo Monti. Una correzione dei conti di 30 miliardi di euro che punta a blindare l’obiettivo del pareggio di bilancio nel 2013. Un “decreto salva Italia”, come lo ha definito lo stesso presidente del Consiglio durate la conferenza stampa di presentazione delle misure anti crisi. Tra le novità rispetto alle ipotesi circolate nei giorni scorsi un intervento una tantum pari all’1,5% per i capitali fatti rientrare in Italia con il cosiddetto scudo fiscale. Arriva poi un’estensione dell’imposta di bollo sui conti correnti e sul deposito titoli, un aumento dell’Iva dal secondo semestre del 2012. Per quanto riguarda le case,viene reintrodotta l’Ici sulla prima casa, che diventa adesso Imu, Imposta municipale unica. L’mposta sarà calcolata su rendite catastali aggiornate. Poi ci sono le misure previste per la riforma della previdenza: estensione del metodo contributivo a tutti i lavoratori, aumento anticipato dell’età di vecchiaia per le donne del settore privato, abolizione delle finestre mobili (e assorbimento di questi periodi nell’età effettiva di pensionamento), stretta sull’anzianità e aumento delle aliquote per i lavoratori autonomi. Mancano invece misure incisive di lotta all’evasione fiscale. Cisi limita ad abbassare la tracciabilità dei pagamenti ai fini antiriclaggio a 1.000 euro. Vediamo di seguito le principali misure approvate ieri dal consiglio dei ministri, partendo da quelle di carattere fiscale.

 

Torna Ici-Imu; rendite +60%. E’ un intervento che da solo dovrebbe valere circa 7-8 miliardi di euro. L’Imposta municipale unica (Imu), che il federalismo fiscale riserva ai Comuni, sarà anticipata al gennaio 2012 e ad essere tassate saranno anche le prime case di abitazione. L’aliquota di base dell’Imu è stata fissata allo 0,76%, ma per la prima casa sarà ridotta allo 0,4%, con la possibilità per i sindaci, in funzione delle esigenze del proprio bilancio, di alzare o ridurre l’aliquota base di 0,3 punti e quella agevolata sulla prima casa dello 0,2%.
L’Imu sarà applicata sul valore catastale degli immobili, calcolato in base a nuovi coefficienti di moltiplicazione. Per ottenere il valore, la rendita catastale di un appartamento dovrà essere moltiplicata non più per 115,5, o per 126 se si tratta di seconde case, ma per 160. E come per gli appartamenti, aumenteranno i coefficienti di moltiplicazione per gli esercizi commerciali, i terreni, le aree fabbricabili. «È come se si fossero rivalutati gli estimi catastali di un buon 60%», ha detto il vice ministro dell’Economia, Vittorio Grilli.

Tassa lusso su auto, barche, aerei. Sulle auto si pagherà un bollo più alto a partire da 170 chilowatt (20 euro a chilowatt oltre i 170); per gli elicotteri e gli aerei privati, varierà in base al peso e per i natanti si applicherà sul posto barca, anche per lo stazionamento di un giorno.

Irpef. Per le regioni è previsto un aumento dell’aliquota addizionale Irpef dallo 0,9% all’1,23%.Nessun aumento di 2 punti invece per le aliquote al 41% e $3%..

Aumento delle accise. Previsti alcuni aumenti per le accise sulla benzina, benina con piombo e gasolio usato come carburante. Alcuni aumenti avranno effetto a partire dal 1 gennaio 2012, altri dal 1 gennaio 2013.

Una tantum su capitali scudati. Sulle somme rientrate in virtù dell’ultimo scudo fiscale, verrà pagato un bollo pari all’1,5%. Le risorse così ottenute copriranno l’aumento delle pensioni non minime, ma non superiori ai 960 euro, che saranno così sottratte al blocco della perequazione. Rincaro Iva. Da settembre 2012 le aliquote Iva del 10 e del 21% sono incrementate di 2 punti. Il provvedimento scatterà a copertura della clausola di salvaguardia solo nel caso in cui sia necessario. L’Iva ordinaria passerebbe dal 21 al 23% e quella agevolata dall’attuale 10% salirebbe al 12.

Tracciabilità 1.000 euro. Scende la soglia oltre la quale non è possibile pagare in contanti. Mille euro: è questo il nuovo limite stabilito dalla manovra per dare un colpo all’evasione fiscale. Oggi ogni acquisto di beni e servizi possono avvenire in contanti fino a 2.500 euro. Da quando la manovra diventerà legge questa soglia scenderà a mille, compresi gli assegni al portatore. Qualsiasi spesa superiore a questa cifra dovrà essere fatta utilizzando bonifici, assegni non trasferibili o carte di credito, strumenti che lasciano la traccia della transazione avvenuta.

Bollo titoli. L’imposta di bollo sui conti correnti bancari, viene estesa anche al deposito titoli e ad altri strumenti e prodotti finanziari, come le polizze assicurative sulla vita ed i fondi comuni. Norme più efficaci per il controllo dei movimenti finanziari.

Pensioni. Metodo contributivo pro-rata esteso a tutti. Ognuno riceverà una pensione sulla base di quanto versato all’Istituto di previdenza, e non più sulla base dell’ultimo stipendio conseguito. Istituita una fascia di flessibilità che favorirà, con assegni più elevati, chi sceglierà di andare in pensione più tardi. Chi andrà in pensione “anticipata” (il nuovo nome della pensione di anzianità) prima dei 63 anni dal 2012 avrà una penalizzazione sulla quota liquidata con il retributivo del 3% per ogni anno di anticipo nell’accesso al pensionamento prima della soglia dei 63 anni. Dal 2012 Le donne andranno in pensione di vecchiaia a 62 anni e nel 2018 a 66. L’età di 66 anni per la vecchiaia è prevista da subito anche per gli uomini. I lavoratori autonomi andranno in pensione dal 2012 a 66 anni e sei mesi; le lavoratrici autonome a 63 anni e sei mesi. Le quote per le uscite per la pensione di anzianità sono state abolite. Si uscirà solo con 41 anni e 1 mese per le donne e 42 anni e 1 mese di contributi per gli uomini. Per artigiani e commercianti aumentano di 0,3 punti percentuali ogni anno fino a raggiungere il livello del 22%. Verranno rideterminate anche le aliquote contributive pensionistiche nel settore agricoltura. «Abbiamo chiesto un contributo di solidarietà alle pensioni più ricche e avvantaggiate», ha aggiunto inoltre il ministro Fornero nella conferenza stampa dopo il varo della manovra.

Enti previdenziali. L’Inpdap e l’Enpals saranno soppresse, con funzioni ricondotte all’interno della “SuperInps”.

Patrimonializzazione. Arriva l’Ace, l’Aiuto alla Crescita Economica, una misura che incentiva la capitalizzazione delle imprese. Ci sarà anche nuovo credito per i fondi di garanzia per le pmi. – Sgravi Irap. Le imprese potranno dedurre l’Irap, per la quota relativa alle spese per il personale dipendente, dall’Ires e dall’Irpef. L’Irap verrà sgravata anche in caso di assunzione di giovani e donne.

Liberalizzazioni. Liberalizzata la vendita dei farmaci di classe C (cioè quelli a pagamento), che entro certi limiti potranno essere venduti anche nelle parafarmacie. Nuove regole per l’apertura di farmacie: il numero delle autorizzazioni sarà stabilito in modo che vi sia una farmacia ogni 4.000 abitanti.

Scure su Autorità. Dalla Consob all’Antitrust è previsto un calo del numero dei componenti di tutte le authority: complessivamente si scenderà da 50 a 28. E mentre le Autorità esistenti subiscono i tagli, ne nasce una nuova: quella sui trasporti. «Impresa vuol dire concorrenza e apertura del mercato. Sono state fatte una serie di scelte in tal senso, tra queste alcune per aprire il settore dei trasporti, con la messa a punto di una authority», ha detto il ministro dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture, Corrado Passera.

Tagli agli enti locali. Per le Regioni tagli di 3,1 miliardi di euro a decorrere dal 2012, di cui 2,1 miliardi di euro dalle Regioni a statuto ordinario. Per i Comuni con oltre 5 mila abitanti, previsti tagli per 1,45 miliardi di euro nel 2012. Per le Province, riduzione dei trasferimenti di 415 milioni nel prossimo anno. Ridotti inoltre i membri dei consigli delle Province ed eliminate le giunte.

Costi della politica. «Nel momento in cui si chiedono sacrifici a tutti i cittadini, mi è sembrato doveroso rinunciare al mio compenso come Presidente del Consiglio e ministro dell’Economia», ha detto il Presidente del Consiglio. «Per i membri del Governo ci sarà un criterio di trasparenza a livello delle migliori pratiche internazionali, e abbiamo deciso di ispirare le nostre dichiarazioni patrimoniali al principio di non dichiarare solo quello che prevede la modulistica attuale ma di dichiarare per intero i patrimoni», ha spiegato il premier, annunciano anche lo stop ai doppi stipendi dei ministri: «I soggetti chiamati all’ufficio della presidenza del consiglio, di ministro e sottosegretario per tutta la durata dell’incarico cessano da qualunque altro trattamento retributivo gravante sul bilancio dello stato».

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