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domenica 1 Settembre 2024
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Manuale ispettivo della Gdf “blinda” adempimento spontaneo e voluntary disclosure

Con la circolare n. 1/2018 la Guardia di Finanza, ha diramato il nuovo “Manuale Operativo in materia di contrasto all’evasione e alle frodi fiscali” – con cui sono state aggiornate le direttive operative della Gdf concernenti l’esecuzione delle verifiche, dei controlli fiscali e delle indagini di polizia economico-finanziaria finalizzate al contrasto dell’evasione, dell’elusione e delle frodi fiscali. Il Manuale, corredato della presentazione a firma del Comandante Generale, è aggiornato al 1° dicembre 2017 ed entrato in vigore il 1° gennaio 2018. Il documento, quattro volumi e oltre 1.200 pagine, sostituisce a distanza di dieci anni le precedenti direttive operative per l’azione a contrasto dell’evasione e delle frodi fiscali ed economico – finanziarie (Circolare n. 1/2008), ed è stato presentato dal Comandante Generale Giorgio Toschi. Riportiamo di seguito un estratto del paragrafo delle impostazioni generali che riguarda i rapporti con l’Agenzia delle Entrate.
“Questa generale impostazione del coordinamento fra il Corpo e l’Agenzia delle Entrate si estrinseca, nella sostanza, nelle seguenti azioni:
– adozione di direttive volte, come già detto, a non ostacolare l’accesso dei contribuenti alle misure di sostegno all’adempimento spontaneo introdotte a seguito della riforma fiscale del 2014;
– la trasmissione, a cura del Corpo, all’Agenzia delle Entrate degli elementi di rischio non utilizzati perché ne tenga conto nell’ambito della propria attività istituzionale connessa all’invio delle lettere di invito alla compliance, previste dall’art. 1, commi da 634 a 636, della Legge n. 190/2014, nella prospettiva di sostenere la concreta attuazione degli strumenti normativi previsti per agevolare lo spontaneo adempimento degli obblighi tributari da parte dei contribuenti;
– una forte opera sinergica fra le due Istituzioni volta ad attribuire concreta efficacia al delineato sistema di sostegno all’adempimento spontaneo, che prevede che i Reparti del Corpo evitino, di regola, di avviare controlli nei confronti dei contribuenti destinatari delle citate lettere prima del termine concesso loro per adeguarsi mediante ravvedimento;
– un approccio ispettivo delle unità operative del Corpo con riferimento alle attività nei riguardi delle multinazionali o delle grandi imprese con attività internazionale che tenga sempre conto della eventuale adesione agli strumenti di cooperazione rafforzata con l’Amministrazione finanziaria, nella consapevolezza che l’accesso a tali regimi, in mancanza di ulteriori profili di criticità, comporta sempre un minore interesse ai fini della selezione per l’eventuale avvio di un’azione ispettiva. Tutto quanto precede, anche nelle prospettiva di rimarcare, come già detto, che l’azione tipica della Guardia di Finanza, quale Forza di polizia economico-finanziaria e di polizia giudiziaria a competenza generale, deve puntare verso il contrasto di fenomeni di evasione e frode più articolati e diffusi”.

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