back to top
domenica 7 Luglio 2024
spot_img
spot_img

Mattarella: “Dovere di ciascuno concorrere alle spese pubbliche in ragione della sua capacità contributiva”

Il lavoro significa avere la “titolarità di un diritto dunque e, insieme, attribuzione di un dovere: quello di svolgere un’attività o una funzione che, appunto, concorra alla crescita materiale o spirituale della società. Una simmetria tra diritti e doveri dell’essere cittadini che troviamo in molte parti della Carta – a partire dai doveri inderogabili di solidarietà politica, economica, sociale – sino all’articolo 53 sul dovere di ciascuno di concorrere alle spese pubbliche in ragione della sua capacità contributiva”. Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella in occasione della premiazione dei Cavalieri del lavoro.    

 “Il valore sociale dell’attività economica, delle imprese – ha sottolineato il Capo dello Stato – ha acquisito significati ancora più profondi in tempo di mercati globali e di interdipendenza. Il valore sociale passa – come prescrive la Costituzione – dal rispetto della dignità del lavoro, della sua sicurezza, della tutela della salute, dell’ambiente; e il valore che le imprese esprimono si amplia ulteriormente per il loro carattere di moltiplicatore delle opportunità, per le innovazioni che, migliorando produzioni e prodotti, arricchiscono le condizioni di vita comune”. 

“L’accelerazione tecnologica, il progresso digitale, la robotica, l’intelligenza artificiale stanno portando sfide nuove al lavoro. 

Ci saranno cambiamenti da affrontare. L’Unione europea si è posta il tema di rendere “giusta” la transizione con interventi pubblici adeguati, ma ha voluto anche dotarsi dell’ambizione di guardare all’innovazione traducendola in una solida base industriale. È il caso del Chips Act con cui si propone di portare la produzione di chip e semiconduttori al 20% di quella mondiale, con investimenti che puntano a oltre 100 miliardi di euro. Vi è bisogno di eccellenze: aiutano il Paese. Ancora di più se riescono a fare sistema. Se l’Italia intermedia – territoriale, sociale, imprenditoriale – sa colmare i vuoti, cancellare le distanze, far marciare l’innovazione, l’integrazione, la sostenibilità. È il futuro da costruire insieme. L’orizzonte comune, europeo. La Repubblica vi è riconoscente per quanto avete realizzato e per quanto continuerete a fare. Le esperienze positive, che oggi celebriamo, ci incoraggiano ad avere fiducia nel futuro dell’Italia”.

Dello stesso autore

RISPONDI

Please enter your comment!
Please enter your name here

Altro in Primo piano

Rubriche