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domenica 7 Luglio 2024
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Mef: gettito stabile, Iva ancora in affanno, recupero da evasione ancora da record

Questi i dati diffusi da via XX settembre sull’andamento delle entrate tributarie, aggiornate a marzo. Tengono le imposte dirette, meno quelle indirette. In compenso, il gettito derivante dalle attività di accertamento e controllo segna un +22,7%.

Restano saldamente piantate ai livelli dello scorso anno le entrate, mentre il recupero dalla lotta all’evasione prosegue a ritmo sostenuto. A dirlo è il Mef, nella nota di aggiornamento sull’andamento delle entrate tributarie: in questi primi tre mesi del 2015 il gettito derivante dalle attività di accertamento e controllo registra un’impennata del 22,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, che tradotto in cifre fa +385 milioni. Sulle altre voci, il quadro resta sostanzialmente invariato. Il -0,1% (-103 milioni) registrato dal ministero dell’Economia è il risultato della lieve crescita delle imposte dirette (+2,5%, pari a 1,2 miliardi) attenuata dalla flessione di quelle indirette (-3,3%, 1,3 miliardi). Ancora da conoscere le cifre relative al cd “split payment”, visto che il gettito è confluito nel bilancio statale a partire da aprile.

Tengono le dirette. Poco più di 50 miliardi: tanto ha incassato l’erario in questi primi tre mesi dell’anno con le imposte dirette. Lievemente positivo l’Irpef (+0,4%, in cifre +169 milioni), frutto degli aumenti delle ritenute sui redditi sia dei dipendenti privati (+2,6%) che dei lavoratori autonomi (+1,2%) e bilanciata dal calo (-2,2%) dei dipendenti del settore pubblico, dovuto all’effetto contabile del bonus 80 euro introdotto dal governo. Sul versante dell’imposta sulle società il gettito è in picchiata (-35,7%) per via dei pochi versamenti che tradizionalmente vengono effettuati nel primo trimestre dell’anno. Ancora in aumento le entrate derivanti dalle imposte sostitutive sui redditi da capitale e plusvalenze (+61,8%, in pratica mezzo miliardo di euro), così come quelle sui fondi pensione (+92,1%) per effetto dell’aumento dell’aliquota.

Flettono le indirette. Male invece le imposte indirette. Il gettito rispetto a un anno fa è in calo del 3,3%, attestandosi a poco più di 38 miliardi. Pesa soprattutto la flessione dell’Iva (-2,4%), dovuta al calo sia degli scambi interni (-2,8%) che delle importazioni (-0,8%). Traiettoria positiva per l’imposta da bollo (+12%), meno per le accise, che invece segnano una decisa battuta d’arresto in termini di gettito: la tassa sui prodotti energetici perde il 6,7% rispetto allo scorso anno (-354 milioni), quella sul gas il 38,1 (-475 milioni). Infine le entrate da giochi, praticamente invariate rispetto al primo trimestre 2014 (+3% pari a 86 milioni). 

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