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lunedì 10 Marzo 2025
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Ocse, linee guida sul Tp – 2: Arriva l’edizione targata 2022 previste tre nuove sezioni e esempi di applicazione pratica

Continua l’approfondimento degli esperti dell’Agenzia delle Entrate sull’edizione 2022 delle Linee Guida sui prezzi di trasferimento, che incorpora nel testo i documenti editi dall’Ocse dopo la versione pubblicata nel 2017 (vedi l’articolo Ocse: aggiornate le linee guida sul transfer pricing). La nuova edizione delle Guidelines, pubblicata on line e disponibile anche in versione cartacea, comprende tre nuove sezioni. Dopo aver affrontato il contenuto della parte dedicata all’applicazione del metodo del profit split, in questa puntata discuteremo della guida all’applicazione dell’approccio alla valutazione degli hard-to-value intangibles e della sezione dedicata al transfer pricing delle transazioni finanziarie. 

Hard-to value intangibles Approach
La guida all’applicazione dell’Approccio agli Hard-to Value Intangibles (HTVI approach) è stata incorporata nelle linee guida nell’Annex II al Capitolo VI dedicato agli Intangibles. La guida si rivolge specificamente alle amministrazioni finanziarie affinché abbiano un approccio comune nell’effettuare rettifiche relative ad operazioni di trasferimento infragruppo di taluni beni intangibili particolarmente difficili da valutare. La condivisione di principi comuni dovrebbe ridurre il rischio di doppia imposizione e di conseguenza anche il numero di possibili dispute che potrebbero generarsi tra i Paesi.  
Il termine Hard-to Value Intangibles (si veda il paragrafo 6.189 delle linee guida) indica beni intangibili o diritti su essi, per i quali, alla data del trasferimento infragruppo, i) non esistono comparabili affidabili e ii) le proiezioni dei flussi di cassa (o di reddito) futuri che tali intangibili genereranno dopo il trasferimento, oppure le assunzioni fatte nella valutazione, sono altamente incerte. Si tratta, in sostanza, di beni intangibili non ancora o solo parzialmente sviluppati, il cui sfruttamento commerciale, e dunque la loro capacità di generare reddito, non è ancora in atto al momento del loro trasferimento.
L’approccio illustrato nella guida consente alle amministrazioni finanziarie di tenere in considerazione i risultati ex post, per valutare la correttezza dei valori stabiliti ex ante negli accordi al momento del trasferimento. Un disallineamento tra i flussi attesi (expected) e quelli effettivi (actual) non dovrebbe tradursi tout court in una rettifica, ma può essere preso come riferimento per valutare la ragionevolezza delle assunzioni fatte dal contribuente in sede di valutazione, alla luce anche delle informazioni disponibili alle parti al momento della transazione circa la probabilità di realizzazione dei redditi attesi. 

Transfer pricing delle transazioni finanziarie
Il nuovo Capitolo X delle TPG declina gli aspetti di transfer pricing specifici delle transazioni finanziarie. Una sezione è stata inoltre inserita come sottosezione (D.1.2.2) della sezione D del Capitolo I, nella parte dedicata all’analisi dei rischi. 
Partendo dal principio che la struttura del capitale (debt vs equity) di una società che fa parte di un gruppo multinazionale può differire da quello che avrebbe un soggetto indipendente che opera in circostanze similari, occorre innanzitutto stabilire se un’operazione sia un finanziamento infragruppo o sia invece qualificabile alla stregua di altri tipi di pagamento, come ad esempio un conferimento di capitale
La sezione dedicata alla funzione di tesoreria è suddivisa in tre sottosezioni: i finanziamenti infragruppo, il cash pooling, gli strumenti di mitigazione dei rischi (hedging). Considerazioni specifiche riguardano l’uso del credit rating da attribuire al borrower (stand alone o di gruppo) e delle banche dati e metodologie utilizzate per determinarlo. Il credit rating, insieme ad altri fattori, andrà a determinare il tasso di interesse at arm’s length da applicare al finanziamento.
Una sezione è specificamente dedicata alle garanzie prestate tra i membri di un gruppo multinazionale. La presenza di garanzie può apportare un miglioramento delle condizioni del prestito per il beneficiario, che andrà ad incidere sul prezzo (feeat arm’s length della garanzia.
Infine, una sezione è dedicata alle captive insurance, vale a dire alle attività di assicurazione e riassicurazione svolte da alcune società di gruppi multinazionali nei confronti delle altre società del gruppo. Nell’analisi di tali operazioni è rilevante esaminare il trasferimento dei rischi tra i soggetti coinvolti, e considerare quali sono i fattori che qualificano l’operazione come attività di assicurazione o riassicurazione.
I paragrafi inseriti nella sezione D del capitolo I, in quanto attinenti all’analisi del rischio, contengono specifiche considerazioni sulla capacità finanziaria, sulle funzioni decisionali e di controllo del rischio del prestatore, sono necessarie ai fini della determinazione dei tassi di rendimento di un finanziamento, che potranno essere risk-free o risk-adjusted a seconda delle circostanze del caso.

Fine
La prima puntata è stata pubblicata martedì 22 marzo 2022

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