Sessanta perquisizioni che hanno portato ad altrettanti iscrizioni nel registro degli indagati in studi di commercialisti e in sedi di importanti imprese che operano a livello nazionale, sono state operate dalla Guardia di Finanza nell’ambito di un’indagine anti evasori aperta dalla Procura di Roma.
L’ipotesi di reato configura il tentativo di sfuggire alla legge italiana attraverso il trasferimento all’estero di societa’ in pericolo di dissesto, per evitare non solo la bancarotta fraudolenta ma, come prevede il codice fallimentare, il fallimento. Il magistrato procede per violazione dell’articolo 11 del decreto 1974/2000 che punisce con la reclusione da 6 mesi a 4 anni chiunque per non pagare imposte sui redditi e sul valore aggiunto o altre pene e sanzioni amministrative aliena o compie atti fraudolenti sui propri e su beni altrui idonei a rendere inefficace la riscossione coattiva.