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sabato 5 Ottobre 2024
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Pnrr, Codice tributario unico per semplificare il fisco, Irpef progressiva e più leggera

Un Codice tributario unico in cui raccogliere tutta la normativa fiscale con l’obiettivo di “rendere il sistema più semplice e razionale”. Un quadro all’interno del quale si inserisce la riforma dell’Irpef, annunciata nel Def per la seconda metà dell’anno e che avrà l’obiettivo di razionalizzare il prelievo renderla più leggera mantenendo il carattere di progressiva dell’imposta. E’ quanto si legge nel Pnrr sulla riforma del fisco, che se pur non ricompresa nel perimetro delle azioni previste dal Piano, è destinata ad accompagnarne l’attuazione, concorrendo, assieme ad altre riforme, “a realizzare gli obiettivi di equità sociale e miglioramento della competitività del sistema produttivo già indicati nelle Country Specific Recommendations rivolte al nostro paese dall’Unione Europea”. La riforma fiscale -sottolinea il Pnrr- è tra le “azioni chiave per dare risposta alle debolezze strutturali del Paese e in tal senso è parte integrante della ripresa che si intende innescare anche grazie alle risorse europee”. Nel corso degli anni, anche a causa dei numerosi interventi dettati dall’urgenza del momento si è prodotta, sottolinea il Pnrr, “una sempre più marcata frammentazione della legislazione tributaria, da cui è derivato un sistema fiscale articolato e complesso che ha rappresentato, nel tempo, un freno per gli investimenti, anche dall’estero. Va quindi operato un intervento complessivo – come specificato anche nelle
CSR del 2019 –che parta da una analisi operata da esperti in materia fiscale e che abbia come obiettivo principale la definizione di un sistema fiscale certo ed equo. È auspicabile, a questo proposito, un’opera di raccolta e razionalizzazione della legislazione fiscale in un testo unico, integrato e coordinato con le disposizioni normative speciali, da far a sua volta confluire in un unico Codice tributario”. Con l’obiettivo di realizzare misure “volte a favorire la semplificazione del sistema e l’attuazione della certezza del diritto”.
E in questa prospettiva -si legge nel Pnrr- si inserisce “la possibile revisione dell’Irpef, con il duplice obiettivo di semplificare e razionalizzare la struttura del prelievo e di ridurre gradualmente il carico fiscale, preservando la progressività. Sarebbe in tal modo incentivata la tax compliance e potrebbe essere sostenuta la partecipazione al lavoro delle donne e dei giovani”. Inoltre, “è necessario che le nuove regole dell’Irpef abbiano una certa stabilità nel tempo, per evitare che gli operatori del settore (ivi compresa l’Amministrazione finanziaria) debbano continuamente adattarsi a mutate cornici normative. Funzionale al perseguimento di questi ambiziosi obiettivi sarà anche il proseguimento dell’azione di contrasto all’evasione fiscale”. Collegato alla riforma fiscale è poi l’introduzione dell’assegno unico universale per le famiglie con figli, in attuazione della legge delega approvata in via definitiva dal Parlamento (legge 1° aprile 2021, n. 46). “L’istituzione dell’assegno unico universale segna un cambio di paradigma nelle
politiche per la famiglia e a sostegno della natalità. Le risorse destinate alle famiglie con figli a carico – oggi disperse su una pluralità di misure, con criteri e platee anche molto diversificati – saranno gradualmente potenziate e concentrate su un’unica misura nazionale di sostegno (come richiesto dalla Commissione nelle Raccomandazioni specifiche del 2019 e 2020), che assegna ai nuclei familiari un beneficio economico omogeneo, secondo criteri di universalità e progressività”.

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