I soggetti sotto processo penale per dichiarazione infedele “salvati” grazie alla rimodulazione delle soglie di rilevanza operati con il decreto attuativo della delega fiscale. È quanto emerge da una recente sentenza della Corte di Cassazione, che ha assolto un contribuente per un illecito tributario al di sotto del nuovo tetto di punibilità penale. “Il fatto non sussiste” ha deciso la Suprema Corte, applicando i nuovi principi previsti dal D. Lgs. 158/2015 sulla base del “favor rei”. Come previsto dalle nuove norme infatti, la soglia di rilevanza penale per il reato di dichiarazione infedele è innalzata da 50 a 150mila euro. Di Claudia Marinozzi, da Italia Oggi.