L’unica certezza per il governo, alle prese con la legge di stabilità 2016, è che andranno trovati i 16 miliardi necessari per disinnescare la clausola di salvaguardia che prevede aumenti automatici di Iva e accise. Per il resto, si naviga a vista: stando agli annunci di Renzi, l’esecutivo dovrebbe varare un piano triennale di tagli alle tasse da 35 miliardi. Di questi, 5 saranno utilizzati subito per abolire la Tasi sulla prima casa, l’Imu agricola e quella sui macchinari imbullonati. Andranno poi trovate le risorse per l’indicizzazione delle pensioni imposta dalla Consulta e la decontribuzione sugli assunti a tempo indeterminato, che costerebbe altri cinque miliardi. Tanti, troppi per il Governo, che infatti starebbe pensando a riservare lo sgravio solo alle aziende innovative e limitatamente a donne e disoccupati di lunga durata. Le risorse? Dieci miliardi dovrebbero essere recuperati dalla spending review, il resto ricorrendo al deficit. Di Enrico Marro, da Il Corriere della Sera.
Rassegna stampa del 17 agosto 2015
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