Conclusa la fase dell’autodenuncia, ora tocca all’Agenzia delle entrate controllare se qualche contribuente ‘irriducibile’ sia rimasto fuori dall’operazione della voluntary disclosure. E potrà farlo contando su un ampio ventaglio di strumenti, a cominciare dallo scambio automatico di informazioni con le amministrazioni finanziarie dei paesi Ocse, che consentirà alle Entrate di conoscere nomi, dati, conti correnti e attività finanziarie. Fra pochi giorni l’Agenzia invierà una prima richiesta al Lussemburgo, che avrà 60 giorni di tempo per rispondere. Di Mario Sensini, da Il Corriere della Sera.
Rassegna stampa del 18 febbraio 2016
Dello stesso autore
Altro in Edicola