Dopo le indiscrezioni delle settimane scorse, è arrivata l’ufficialità: la Commissione Ue ha bocciato l’estensione del reverse charge alla grande distribuzione organizzata. Doccia fredda per l’Italia che aveva chiesto una deroga alla normativa comunitaria e ora si ritroverà con un “buco” da 728 milioni di euro. Alla base della decisione, ha spiegato la portavoce dell’esecutivo europeo, ci sarebbe la “mancanza di prove sufficienti che la misura contribuirebbe a contrastare le frodi”. Da il Sole 24 Ore.
Rassegna stampa del 23 maggio 2015
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