Un impatto negativo sul Pil dello 0,6%. È quello che potrebbe generare l’aumento dell’Iva previsto dalla clausola di salvaguardia, secondo le stime di Cer, Prometeia e Ref riportate dalla Corte dei Conti nel dossier sul Def 2015 presentato in Parlamento. Secondo le analisi, l’aggravio avrebbe un peso maggiore a causa dell’aumento dell’inflazione e la conseguente riduzione del potere d’acquisto. E in aggiunta l’aumento andrebbe a colpire le fasce di reddito più basse, che tradizionalmente hanno maggiore propensione al consumo. Per i magistrati contabili quindi, dall’introduzione della clausola deriverebbero una serie di effetti collaterali, tali da limitare gli effetti correttivi sul bilancio e mettere comunque in dubbio l’equilibrio di medio termine. Da Adnkronos.