Artigiani, partite Iva, aziende ed esercenti dovranno tornare a segnalare al Fisco tutti gli acquisti di importo superiore a 3600 euro effettuati nel corso del 2014. Qualora ci fosse una differenza fra reddito dichiarato e spese fatte superiore al 20%, l’Agenzia spedirà al contribuente una lettera per chiedere chiarimenti. Questo è il procedimento alla base dello spesometro, che da ieri è ufficialmente ripartito: secondo alcuni esperti, le famiglie a rischio accertamento sarebbero circa quattro milioni. Di Isidoro Trovato, da Il Corriere della Sera.
Rassegna stampa dell’11 aprile 2015
Dello stesso autore
Altro in Edicola