A livello nazionale, grazie alla lotta dei Comuni all’evasione-elusione fiscale, nel 2022 sono stati recuperati sei milioni di euro, praticamente lo 0,007 per cento dei 90 miliardi di euro che ogni anno i trasgressori del fisco trattengono indebitamente. Dei 265 Comuni che hanno ottenuto nel 2022 un contributo dalla lotta all’evasione fiscale dei tributi erariali, solo 38 sono nel Mezzogiorno: oltre a due abruzzesi, tre sono campani (su un totale di 550), tre molisani (su un totale di 136), quattro sono pugliesi (su un totale di 257), sei sono sardi (su un totale di 377), otto sono calabresi (su un totale di 404) e 12 sono siciliani (su un totale di 391).
Nel 2022 solo due Comuni abruzzesi su 305 hanno segnalato al fisco situazioni di evasione dei tributi erariali, ricevendo un contributo per la loro attività di contrasto al fenomeno.
Si tratta di Pescara, che ha ricevuto un contributo pari a 24.259 euro, e Teramo (221 euro).
Se Pescara fa registrare il contributo più alto degli ultimi anni (23.583 euro nel 2016, 17.643 nel 2019 e 4.411 nel 2020), Teramo sembra registrare una battuta d’arresto, con l’erogazione più bassa in sette anni (58.880 euro nel 2016, 7.230 nel 2019 e 4.417 nel 2020). Assenti, invece, Chieti e L’Aquila, che negli ultimi anni non hanno ricevuto contributi per la partecipazione all’attività di accertamento fiscale e contributivo.
Complessivamente dalle loro “segnalazioni qualificate” il fisco ha recuperato dagli evasori 144.824 euro (pari al 2,4 per cento del totale) e ai sindaci del Sud è “ritornato” il 50 per cento, ovvero 72.412 euro.
