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sabato 5 Ottobre 2024
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Riforma fiscale, nella delega torna la rilevanza penale per l’elusione

L’esecutivo tiene conto delle osservazioni del Quirinale. Pene detentive da un minimo di 6 mesi a un massimo di 6 anni. Lef aveva denunciato i rischi di un colpo di spugna.

L’elusione fiscale resta reato penale con pene detentive previste che vanno da un minimo di 6 mesi a un massimo di 6 anni. E’ questa la novità del disegno di legge di delega per la riforma del fisco, discussa nuovamente dal Cdm dopo il primo varo di metà aprile e che dalla prossima settimana potrà cominciare il suo iter parlamentare. Le osservazioni mosse dal Quirinale su quello che, da più parti, era stato visto come un vero e proprio colpo di spugna sulla rilevanza penale dell’elusione fiscale (anche Lef aveva già denunciato questo rischio) e i dubbi su un possibile effetto retroattivo della nuova codificazione dell’abuso del diritto hanno tenuto ferma la bozza della riforma del sistema tributario sul tavolo del Governo per oltre un mese. Ora la svolta, con la decisione di eliminare completamente il principio previsto nella prima versione del testo sia nell’articolo 5 sull’abuso del diritto, sia nell’articolo 8 sulla revisione del sistema sanzionatorio che prevedeva «l’esclusione della rilevanza penale per i comportamenti ascrivibili a fattispecie elusive». 

 

La nuova versione del disegno di legge di riforma prevede espressamente la «punibilità con la pena detentiva compresa fra un minimo di sei mesi e un massimo di sei anni». D’altra parte, a garanzia del contribuente viene comunque introdotto un nuovo principio secondo cui il legislatore delegato dovrà individuare «i confini tra le fattispecie di elusione e quelle di evasione» ma anche «delle relative conseguenze sanzionatorie». La novità non va comunque ad intaccare il principio cardine della riforma dell’intero sistema che prevedeva una revisione del sistema sanzionatorio penale secondo criteri di predeterminazione e proporzionalità rispetto alla gravità dei comportamenti. In proposito è mantenuto il presupposto secondo cui verrà dato più rilievo al reato tributario per i comportamenti fraudolenti, simulatori o finalizzati alla creazione e utilizzo di documentazione falsa. Per il resto, il testo della delega conferma tutti i contenuti già noti: dalla riforma del catasto, al riordino delle detrazioni fiscali, alla nuova tassazione dei redditi per gli imprenditori e alla carbon tax.

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