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lunedì 10 Marzo 2025
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Romano, nuove strategie nella lotta all’evasione, serve ruolo persuasivo Amministrazione

L’ex direttore dell’Agenzia delle entrate alla cerimonia di consegna del premio Lef: far emergere spontaneamente le basi imponibili attraverso una combinazione di azioni prima dell’adempimento

Oggi manca una effettiva strategia nel contrasto all’evasione di massa. Per contenere il fenomeno occorre affidare all’amministrazione un ruolo prima di tutto persuasivo, mettendola in grado di gestire il rapporto con il contribuente nella fase dell’adempimento, cioè quando dichiara e versa l’imposta. A pensarla così è l’ex direttore dell’Agenzia delle entrate Massimo Romano, intervenuto alla cerimonia di consegna del premio Lef per le migliori tesi di laurea in materia tributaria. Secondo Romano, occorre utilizzare i tanti dati che l’amministrazione ha a disposizione, o dei quali può agevolmente avere la disponibilità senza gravare sullo stesso contribuente, dati che oggi vengono utilizzati soltanto in piccola parte ex post in sede di accertamento, per porli a confronto con le intenzioni dichiarative.

In pratica, ad avviso dell’ex direttore dell’Agenzia, occorre capovolgere la filosofia attuale che punta esclusivamente all’intervento repressivo ad evasione avvenuta puntando ad un ruolo dell’amministrazione attivo già nella fase che precede la dichiarazione. «Quando, sulla base di procedure selettive basate su modelli eleborativi intelligenti, si rilevi una incoerenza tra intenzioni del contribuente e dati conosciuti il contribuente viene convocato e si instaura un momento di confronto allo scopo di avvertire il contribuente di questa incoerenza e validare i dati». Naturalmente non si tratta di un cooncordato preventivo, «ma di confrontare le informazioni per indurre il contribuente a comportamenti coerenti». In questo modello il sistema sanzionatorio post confronto – ha spiegato Romano – dovrebbe avere l’incisività necessaria, anche in caso di adesione all’accertamento.

La tesi dell’ex direttore dell’Agenzia è dunque che una moderna amministrazione deve porsi sempre più l’obiettivo di far emergere spontaneamente le basi imponibili attraverso una combinazione di azioni da attuare anche nella fase che precede l’adempimento. In un sistema basato sull’autodichiarazione, secondo Romano, l’obiettivo deve essere quello di indurre i contribuenti a dichiarare il vero. Fondamentale nella nuova strategia è poter contare su una migliore tracciabilità dei dati di interesse fiscale e sull’uso massiccio delle tecnologie informatiche al fine i realizzare incroci intelligenti in grado di far emergere le incongruenze. Occorre, infine, ha concluso l’ex direttore, un impegno comune di tutte le forze politiche nel rifiuto dei condoni e per la stabilità del quadro normativo.

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