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lunedì 10 Marzo 2025
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Ruffini, Ace e circa 15 mld crediti bonus edilizi oggetto di truffa

I crediti complessivi oggetto di truffa sono stati all’incirca di 15 miliardi, di cui 8,6 di sequestri preventivi dell’autorità giudiziaria e 6,3 sospesi e scartati dalla piattaforma della cessione dei crediti da quando e’ stata attivata”. Cosi’ il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, risponde alle domande sulle truffe legate ai crediti dei bonus edilizi in commissione Finanze del Senato. Ruffini ha ricordato che “di questi, non tutti sono stati utilizzati per non pagare le imposte perche’ il credito inesistente puo’ essere stato acquistato dal cessionario per scarsa attenzione o complicità ma la scoperta della frode puo’ essere venuta prima dell’utilizzo” e il “danno all’erario” si verifica solo se e’ stato utilizzato. Sull’ipotesi avanzata dal presidente della commissione Finanze del Senato, Massimo Garavaglia, di una ‘compartecipazione’ degli enti locali ai risultati di recupero, “essendo un fenomeno che ha interessato tutto il territorio nazionale, il coinvolgimento locale con organi di polizia locale – ha osservato Ruffini – potrebbe essere l’unico per innescare un circolo virtuoso perche’ ne’ l’Agenzia delle Entrate ne’ la Guardia di Finanza puo’ coprire l’intero territorio nazionale ed eventualmente prevedendo un ritorno” ma “serve una norma che lo possa disciplinare e noi come amministrazione finanziaria possiamo individuare la tipologia di interventi”.

“I crediti Ace maturati che risultano dalle comunicazioni inviate all’Agenzia delle Entrate ammontano a 518 milioni di euro in capo a 13.155 soggetti, dati aggiornati al 12 aprile” ha detto ancora il direttore dell’Agenzia delle Entrate, rispondendo alle domande in commissione Finanze del Senato. Per quanto riguarda le frodi, “dalle analisi del rischio effettuate dall’Agenzia, anche alla luce dei sequestri gia’ eseguiti, i crediti inesistenti creati e circolati da settembre 2023 sono pari a circa 100 milioni, con una stima prudenziale”.

L’Ace (aiuto alla crescita economica) è un’agevolazione introdotta nel 2011 per favorire il rafforzamento della struttura patrimoniale delle imprese e del sistema produttivo italiano. L’agevolazione è stata soppressa con la legge di bilancio 2019 e reintrodotta con la legge di bilancio 2020 (articolo 1, comma 287, legge 160/2019) con decorrenza 2019 e potenziata per il 2021.

Sono interessate dall’agevolazione fiscale le società di capitali, gli enti commerciali, gli imprenditori individuali, le società in nome collettivo e in accomandita semplice in regime di contabilità ordinaria.

L’ACE è una deduzione, dal reddito imponibile netto, di un importo che corrisponde al rendimento figurativo degli incrementi di capitale proprio realizzati a partire dal 2011.

La finalità dell’agevolazione è quella di incentivare le imprese che si finanziano con capitale proprio.

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