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domenica 7 Luglio 2024
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Ruffini e l’utopia incompiuta, ‘Uguali per Costituzione’

Uguali per Costituzione, ovvero storia di un’utopia incompiuta. E’ il racconto che fa il direttore dell’Agenzia delle entrate Ernesto Maria Ruffini nel suo ultimo libro. Edito da Feltrinelli e con una prefazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella il saggio racconta la grande utopia nata dai sogni, dalle speranze e dalle aspettative degli italiani alla fine della Seconda guerra mondiale, racchiusa dai costituenti nell’articolo 3 della nostra Carta fondamentale. “Questo libro -scrive Mattarella- racconta la nostra storia, le nostre radici e ci invita a fidarci del futuro… Fa pensare alle parole che costruiscono e a quelle che possono distruggere. Alle parole vuote, insignificanti, che non impegnano, e a quelle piene dense di significati. Queste pagine parlano delle parole da ricordare. Delle parole che costruiscono. Che uniscono”.

Il risultato raggiunto in Assemblea costituente, scrive Ruffini, “non fu altro che la testimonianza del reciproco rispetto delle diverse idee di ciascun Costituente e, in ultima analisi, di ciascun cittadino. Perché anche nella possibilità di esprimere le nostre idee dobbiamo riconoscere di essere tutti uguali”. Il libro ripercorre nel suo divenire le principali discussioni parlamentari che hanno accompagnato le leggi più significative della storia repubblicana dal 1948 ai nostri giorni. Quelle che hanno segnato l’avanzamento nel percorso di attuazione concreta dell’uguaglianza nel Paese e quelle che, invece, hanno rappresentato un rallentamento o un passo indietro rispetto alle conquiste che erano state raggiunte. Emerge una sorta di breviario sulla declinazione del principio di uguaglianza negli ambiti in cui assume la più decisiva rilevanza.
Dopo quasi tre quarti di secolo di vita repubblicana, possiamo fermarci a osservare la realtà presente per chiederci quanto di essa corrisponda alla visione emersa durante la stagione costituente. Sarà così possibile riconoscere un percorso che non si esaurisce nelle leggi approvate dal Parlamento, ma che deve proseguire ogni giorno, soprattutto attraverso l’attività di coloro che prestano servizio nella pubblica amministrazione. È a loro “che il cittadino guarda quando si rivolge allo Stato”, perché il loro lavoro dà concretezza al principio di uguaglianza. “L’uguaglianza -sottolinea Ruffini- è il diritto di ognuno di essere diverso da tutti gli altri e di non essere discriminato per la sua diversità.” Il libro sarà presentato alla presenza dell’autore il 7 aprile a Bologna presso Nomisma.

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