Più trasparenza per una maggiore equità. La corretta conoscenza dei dati statistici sulle dichiarazione dei redditi può diventare uno strumento importantissimo per migliorare il fisco. Occorre mettere cittadini, imprese, amministratori e comunità scientifica in condizione di decidere conoscendo.
di Lelio Violetti
Le statistiche sulle dichiarazioni fiscali sono una opportunità unica di “trasparenza” come quelle sulla produzione, sui consumi, sull’occupazione e sull’andamento demografico. Insieme a queste contribuiscono a quel fondamentale servizio pubblico che descrive attraverso grandezze misurabili la situazione economica del paese. A novembre 2010 sono state pubblicate sul sito del Dipartimento delle Finanze le statistiche fiscali sulle dichiarazioni relative all’anno d’imposta 2008. Il documento elaborato da Violetti analizza come questa pubblicazione risponde alle esigenze conoscitive di carattere generale e dei potenziali utenti, evidenziando “cos c’è e cosa manca”. (Vai al documento)
L’elaborazione si sofferma, in particolare, sulla tempestiività delle pubblicazioni del Dipartimento delle Finanze rispetto all’anno d’imposta a cui si riferiscono e sull’adeguatezza o meno della tecnologia utilizzata per la pubblicazione in relazione alle potenzialità offerte dai dati stessi. Ci si chiede se le tabelle e i report statistici sulle dichiarazioni fiscali, pubblicati sul sito, sono sufficienti a descrivere compiutamente i comportamenti dei contribuenti e a rendere il fisco più trasparente soprattutto in relazione all’aspetto negativo dell’evasione e se è ancora possibile eseguire nuove elaborazioni statistiche sfruttando al meglio l’immenso patrimonio informativo estraibile dalle dichiarazioni fiscali.
Il documento confronta, inoltre, le nostre modalità di diffusione in rete delle statistiche fiscali con quelle adottate in Francia, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti, posizionando la nostra pubblicazione in un conteso internazionale. Il documento suggerisce, infine, miglioramenti su come adeguare la pur vasta pubblicazione attuale per aumentare il contributo conoscitivo sul fenomeno dell’evasione, sulla imposizione fiscale sulla famiglia e sulla realtà economica degli enti territoriali. Soprattutto in quest’ultimo campo una maggiore disaggregazione delle tabelle dell’attuale pubblicazione può dare un valido supporto agli amministratori e ai funzionari locali nella fase attuativa del federalismo fiscale e nella partecipazione dei comuni all’accertamento.
